Giannoni: “Porcari, serve rotatoria in via Diaccio”



L’incrocio tra via Puccini e via Diaccio a Porcari necessita di una rotonda. Da anni lo sostiene Riccardo Giannoni, capogruppo di minoranza a Porcari e consigliere provinciale, e lo ha confermato con forza stamani (22 dicembre) insieme al consigliere di monoranza Stefano Picchi rilanciando il progetto. E spunta il caso: “Nel 2013 la Provincia ha effettuato uno studio di fattibilità, ma nel piano triennale 2016-2018 non c’è traccia della rotonda del Diaccio”.
La responsabilità, secondo Giannoni, sarebbe da attribuire alla “mancanza di volontà politica”. “In 20 anni il Comune non ha fatto alcun reale passo concreto in questa direzione – ha spiegato Giannoni -. Ci spieghi perché. L’incrocio via Puccini – via Diaccio è una vera e propria roulette russa. Questa situazione non può durare oltre. Sono anni che come gruppo consiliare chiediamo che vi si realizzi una rotonda ma ad oggi nessun passo concreto è stato fatto dal comune in questa direzione. E sarebbe l’ora che qualcuno ci spiegasse come mai. L’intersezione in questione è quotidianamente molto transitata e per come è strutturata è oggettivamente pericolosa. In questi anni, non a caso, si sono registrate numerosissime prese di posizione sul tema non solo da parte nostra ma anche dai residenti in zona. Nel 2013 venne promossa anche una raccolta firme che in poche settimane raggiunse oltre 350 adesioni. Nonostante questo, ad oggi, il comune si è limitato, sostenendo che la rotonda non fosse tecnicamente realizzabile, ad installare degli obblighi di svolta che non hanno risolto la pericolosità dell’incrocio e che anzi hanno creato ulteriori disagi ai residenti. Nulla di più. Appena sono stato eletto consigliere provinciale, essendo la via Puccini di competenza dell’ente di Palazzo Ducale, ho cercato di capire le ragioni per cui non fosse mai stata messa in campo una reale soluzione al problema. Con mio stupore – ha attaccato Giannoni – ho scoperto che circa 3 anni fa era stato in realtà effettuato uno studio di fattibilità: una rotonda si poteva fare. C’erano gli spazi. Ma inspiegabilmente tale ipotesi di lavoro era stato chiusa in un cassetto. Nessun progetto preliminare ne era scaturito e aggiungo che nel piano di investimenti della Provincia la rotonda al Diaccio non è tuttora nemmeno citata. Questi sono dati di fatto incontestabili – commenta ancora -: nonostante che Provincia e comune di Porcari fossero amministrati dalla stessa parte politica, nonostante che Luigi Rovai, ex sindaco nonché suocero dell’attuale vice Leonardo Fornaciari, sia stato per ben 10 anni assessore, di cui gli ultimi 5 alla viabilità, nulla, veramente nulla di concreto è stato messo in campo per l’incrocio al Diaccio. E se qualcosa poteva essere fatto inspiegabilmente tutto si è arenato. Di questo i cittadini ne devono essere informati. Anche perché, nell’approssimarsi del voto, l’amministrazione comunale sta tentando di correre invano ai ripari: poche settimane fa l’assessore Franco Fanucchi ci ha mostrato in Consiglio Comunale alcune ipotesi di sistemazione dell’incrocio che avrebbe prodotto uno studio privato. Peccato che si tratti nella sostanza in gran parte delle ipotesi progettuali che la Provincia aveva già elaborato 3 anni fa e che erano però finite in un cassetto. Soltanto fumo negli occhi quindi – ha concluso Giannoni – per coprire i colpevoli ritardi con cui è stata affrontata la questione”.
Sempre stando al piano triennale della Provincia, è invece inserita l’altra rotonda ormai tanto discussa nella piana di Lucca: quella del Turchetto. Sarebbe prevista per il 2017 per un investimento pari a 450 mila euro. Un’opera comunque non affatto scontato, che dovrà in primis mettere d’accordo il Comune di Montecarlo, quello di Altopascio e la stessa Provincia.
Mirco Baldacci