0
Tutelare le persone e il paesaggio dall’installazione ‘selvaggia’ delle antenne di telefonia mobile è un obiettivo perseguito con determinazione dall’amministrazione Menesini che ogni anno realizza un apposito piano comunale, unico strumento capace di arginare a favore della comunità l’ampia libertà consentita dalla legge alle compagnie telefoniche nel posizionamento degli impianti. Il piano comunale localizza le ipotetiche installazioni future privilegiando i terreni pubblici pur dovendo soggiacere ad alcuni vincoli, dovendo garantire al gestore, secondo quanto prevede la normativa, la copertura sull’area richiesta.
“Nel caso specifico di Marlia, a fronte della richiesta di Vodafone di installare un nuovo impianto nella frazione più popolosa del territorio, ci siamo adoperati per trovare una soluzione alternativa a quella individuata dalla compagnia telefonica, che ci consentisse di localizzare il nuovo impianto in un sito il meno impattante possibile dal punto di vista delle emissioni elettromagnetiche – spiega l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi -. Dopo uno studio realizzato da Polab abbiamo indicato come sede della nuova antenna la zona dello stadio di Marlia, perché non è nel centro abitato ed è lontana dai luoghi sensibili. Una localizzazione che dà maggiori garanzie di sicurezza rispetto ad altre”.
La localizzazione richiesta da Vodafone per l’installazione del nuovo impianto di telefonia mobile è via dei Biccelli sul sito dove è già presente Tim in una zona interessata anche dalla presenza dell’elettrodotto e quindi già sottoposta a varie emissioni. L’amministrazione aveva preso l’impegno di non far concentrare le antenne nei centri abitati e quindi ha lavorato all’individuazione di un sito alternativo, capace di tutelare al massimo cittadini e paesaggio.
Senza un piano di telefonia mobile il gestore potrebbe installare dove vuole il proprio impianto.