Comitato in rivolta: “Sottopassi, Menesini ci ascolti”






Il comitato per una viabilità sostenibile e la salvaguardia del territorio, tra “richieste d’incontro cadute nel vuoto e boicottaggio continuo”, è stanco e dice basta. “L’amministrazione comunale di Capannori sta ignorando un paese intero”, dicono: 2277 persone che hanno chiesto a gran voce un contraddittorio, mai nato, circa il progetto di raddoppio ferroviario con la conseguente costruzione di nuovi sottopassi. No ad ecomostri e opere faraoniche, sì a piccoli sottopassi. È questa la posizione del Comitato espressa a gran voce ieri sera (23 gennaio) al Centro Giovani di Santa Margherita.
“Sottopassi sì, ma non certo tunnel a servizio degli assi viari – ha dichiarato Marco Tardelli, portavoce del comitato -. Il comitato ha provato in tutti i modi ad aprire un colloquio a ha cercato un interlocutore che si è invece sempre negato. Vogliamo essere ascoltati. Sono state fatte richieste, tramite posta certificata Pec, di incontro nel mese di settembre e nel mese di dicembre a cui non è stata data risposta – hanno lamentato in coro i membri del Comitato -. Abbiamo fatto richiesta di applicazione della legge regionale 46/2013 nel rispetto del dibattito pubblico e partecipazione sulle politiche regionali e locali. Niente, non è stato sortito alcun effetto. Abbiamo fatto richiesta di documentazione in possesso del Comune attraverso un’istanza di accesso agli atti con ben 8 quesiti e solo uno di questi è stato oggetto di risposta da parte dell’ufficio competente. Abbiamo addirittura invitato i consiglieri di minoranza a un incontro; risultato? Prima ci è stato dato il loro ok – hanno sostenuto – e poi, nel giorno fissato ci hanno inviato un mail declinando l’invito. Adesso basta”.
Il Comitato chiede di essere ascoltato, di essere riconosciuto come un interlocutore da parte dell’amministrazione. Ha vagliato, con l’ausilio di tecnici, alcune ipotesi alternative al progetto del Comune. A fine novembre è stata fatta un’assemblea pubblica partecipata da centinaia di persone. Ieri sera è emersa un’ulteriore preoccupazione: “Il rischio – ha detto Tardelli – è che, dopo aver realizzato l’opera che vogliono fare, la frazione resti senza acqua”.
E senza mezzi termini, è arrivato il j’accuse nei confronti del sindaco Menesini: “Caro sindaco Menesini – hanno lamentato i membri del Comitato – siamo stufi dei suoi giochi da politico dei vecchi tempi. Ci ha spiegato in estate che avrebbe fatto degli studi di traffico, assicurando incontri dopo il termine degli studi stessi. Ecco, prima ce li ha fatti aspettare mesi e mesi (d’altronde la campagna referendaria necessitava di un adeguato impegno) e una volta arrivati abbiamo letto sulla stampa locale solo un’informazione parziale, il traffico sostenuto su via Chelini, priva di una qualsivoglia contestualizzazione. Si renda pubblico tutto – hanno attaccato – lo studio effettuato sul territorio di Capannori e non solo ciò che si vuol far conoscere ai lettori e soprattutto si chiarisca: cosa significa sostenuto? E rispetto a cosa? Sarà mica che il Comune è interessato a portare avanti la propria idea circa l’ecomostro (tunnel di 350 metri) davanti alla chiesa di Tassignano per diminuire i flussi su via Chielini? Sappiamo tutti che tale ipotesi di progetto è una variante degli assi viari e che il suo scopo è quello di trovare una soluzione al traffico che arriverà alla rotonda di Antraccoli con la realizzazione del primo lotto del sistema tangenziale di Lucca. Bene, nella delibera 38 del Cipe del 10/08/2016 si parla sia di stralcio 1 che di stralcio 2 e quindi tutte le paure dell’amministrazione devono cessare: il traffico avrà sfogo sia ad est sia ad ovest, come da progetto. E allora si rinunci a far passare il traffico pesante all’interno dei nostri paese (Pieve S. Paolo, S. Margherita e Tassignano) e si porti avanti invece un progetto al servizio dei cittadini per i cittadini – hanno continuato -. Tanti sottopassi piccoli per riallacciare la viabilità interna di paese e mezzi pesanti fuori dai centri abitati. Il denaro pubblico deve essere investito bene, tutelando il nostro territorio anche per le generazioni future. Gli assi viari, per quanto utili, avranno un impatto utile, paesaggistico e sociale di rilievo, e saranno realizzati fra diversi anni. Non vogliamo che Capannori – hanno concluso decisi– anticipi i tempi sfregiando il territorio con opere mastodontiche e non indispensabili. Noi continueremo a lasciare la porta aperta per dialogare, ma se non troveremo disponibilità saremo anche pronti a un’opposizione dura, con tutte le armi che la legge ci mette a disposizione”. Sotto accusa, oltre alla nuova bretellina prevista dal comune e Rfi che collega via Chelini all’area industriale Pip di Carraia, anche le zone del Carnaio e del Tosso, che “fanno da cuscinetto naturale tra la zona del Pip e i paesi di Tassignano e S.Margherita”. Il Comitato andrà diritto ai tavoli della Regione in tempi brevi se Mensini, sindaco e presidente della Provincia, non riceverà i cittadini. La sensazione è che la battaglia sia appena cominciata e che i cittadini di Tassignano, Santa Margherita e Pieve San Paolo non si accontenteranno certo di qualche parola rassicurante proveniente dall’amministrazione.
Mirco Baldacci