Marchi: “Stadio di Capannori, qualcosa si muove ma no a progetti faraonici”

4 febbraio 2017 | 13:56
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Marchi: “Stadio di Capannori, qualcosa si muove ma no a progetti faraonici”

Il consigliere comunale Giovanni Marchi interviene sulla vicenda relativa allo stadio comunale di Capannori: “Prendo atto con estrema soddisfazione – afferma – che l’avvicinarsi della primavera fa uscire l’amministrazione comunale dal torpore e si iniziano a vedere alcuni lavori allo stadio comunale di Capannori. Certamente più che il rifacimento del manto erboso, diciamo che l’erba e stata tagliata con le dovute caratteristiche per un campo da calcio ed il terreno di gioco è stato nuovamente reso usufruibile. Infatti fa piacere che il terreno sia tornato idoneo, oggi per i ragazzi della Lucchese, domani per squadre del capannorese”. 

“Certamente – continua Marchi – l’amministrazione canta vittoria, ma non mi sembra che sia tutto oro quello che luccica. Il ripristino complessivo con tanto di agibilità di tutta la struttura sarà particolarmente oneroso ed è sempre agli albori. Veniva calcolato, dai tecnici comunali, in una perizia del 2013 che sarebbero serviti circa 300 mila euro, per rendere nuovamente idonea una struttura che si stava con il tempo deteriorando, ha distanza di 4 anni dove fino ad ora nulla era stato fatto, le cifre sono sicuramente superiori. In ogni caso, pur valutando la buona volontà, l’impegno, gli sforzi economici di chi attualmente sta gestendo lo stadio, non riusciamo a capire perché la durata contrattuale tra il comune e il gestore termina il 31 dicembre del 2017 con un campionato di calcio in corso invece dei canonici cinque anni di affidamento”. Nulla di straordinario, comunque, secondo il consigliere: “Il gestore del campo, sta facendo soltanto quello che è previsto nel capitolato, ma cosa succederà dopo che questo alla fine dell’anno avrà terminato la sua collaborazione con l’ente? Il programma di crescita e di formazione dei bambini che la Gs Cicli Carube si è posta gli fa onore, ma oneroso è anche l’impegno e non credo, che l’intento della società sia anche quello di fare beneficenza all’amministrazione. Ebbene, a questo punto – prosegue Marchi – ci si addentra in un labirinto che chi amministra, non ha ancora trovato la via di uscita”.
Marchi conclude così: “Si dimentichi l’amministrazione di progetti faraonici e irrealizzabili, come la cittadella dello sport, che hanno il solo scopo di annunci pubblicitari per far apparire l’amministrazione sempre all’apice agli occhi del cittadino, si dedichi pertanto con attenzione agli impianti sportivi esistenti se veramente a cuore le sorti del nostro patrimonio immobiliare, uscendo con la sua inadempienza dalla selva oscura in cui si è cacciata”.