Sicurezza a Montecarlo, Pd: “Dal sindaco solo slogan”

11 marzo 2017 | 08:51
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Sicurezza a Montecarlo, Pd: “Dal sindaco solo slogan”

“Sicurezza a Montecarlo, solo slogan”. E’ questa la posizione del Pd di Montecarlo e del suo segretario Franco Franceschini: “Siamo soli – dice – Abbiamo la telecamera in piazza D’Armi, alla biblioteca e forse una al Comune. Abbiamo tre vigili che lavorano solo nella mattina; da aprile un quarto che potrebbe, teoricamente coprire il turno pomeridiano, ma con le ferie in rotazione i mesi si riducono a pochi. Il pattugliamento notturno? Soltanto 15 giorni l’anno, tra l’altro sbandierati con il solito articolo civetta. Abbiamo il “controllo del vicinato” che in, parole, povere si traduce in “se vedete qualcosa avvertite le forze dell’ordine”. Trattasi di prassi del vivere civile. In compenso se uccidi un ladro il Comune ti offre il patrocinio legale, se comunque non oltrepassi un certo reddito, in poche parole se sei povero”.

“Le parole roboanti su casa, sicurezza, comunità oltraggiata – prosegue la nota del Pd montecarlese – che richiamano al “salvinifico” pensiero, che escono dalla bocca del primo cittadino creano indignazione. Siamo oindignati da tanta falsità. Il sindaco è nudo sotto il tricolore, ma per favore siamo noi cittadini di Montecarlo ad essere nudi (in effetti siamo stati denudati) e basiti di fronte alla poca cura del territorio e delle nostre persone. Ci sentiamo in dovere di ricordare al sindaco che paghiamo fior di tasse alle quali corrispondono, però, scarsi servizi. Vogliamo andare a vedere le politiche annunciate e mai realizzate? Ne sono pieni i giornali degli ultimi anni. I sogni di faraoniche imprese si infrangono a contatto con la dura realtà della vita quotidiana. Siamo vicini ai nostri concittadini che hanno subito un atto di bestiale oppressione, con il cuore vicini alla loro paura. Dobbiamo avere il coraggio di denunciare, non possiamo aspettare aiuti dal cielo e non possiamo scomodare la patria e la comunità. Al di là delle parole il fatto è che la lotta per la sicurezza parte dal territorio. Occorrono telecamere ed turni di vigilanza notturna, una centrale operativa che coordini i vari territori e più soldi stanziati nei bilanci. Il controllo del vicinato, allora, potrebbe essere il valore aggiunto di un buon piano per la sicurezza, che dovrà essere studiato e messo in pratica; e quando questo piano sarà attivo chi ci amministra potrà indignarsi. Per il momento gli unici che possono farlo sono la famiglia di San Salvatore ed i cittadini di Montecarlo”.