Marchi (Udc): “Più chiare le leggi sulla legittima difesa”

“Che non esista più la possibilità di vivere con tranquillità nella propria abitazione già è stato detto da più persone. Che i cittadini non si possano armare come nel Far West e si mettano a fare gli sceriffi e giustizieri, questo credo che sia un dato ormai assodato. Allora, cosa si deve fare per la tranquillità personale e delle nostre famiglie, si domandano le persone oneste che vivono del loro lavoro ma nella continua paura di essere assaliti all’interno di una delle loro cose più gelose, “la casa”?”. Questo è quanto afferma Giovanni Marchi, consigliere di minoranza del Comune di Capannori.
“Cosa devono fare i cittadini – prosegue – per non essere sceriffi, giudici e carnefici? Cosa devono fare i cittadini, per non essere condannati loro stessi se reagisco all’offese di chi entra con sopruso, con violenza e forza nella loro proprietà con lo scopo di rubare, rapinare, seviziare o violentare? Io credo che in Italia manchi una legge seria sulla legittima difesa. Questo non vuol dire che le persone possono e debbano farsi giustizia da sole, è impensabile che le armi siano a disposizione di chiunque, generando a quel punto un caos con la difficoltà poi di uscirne indenni. Però va chiarito quando una persona può reagire ad un’offesa senza essere perseguitato e diventare il perseguitato da quella giustizia alla quale ci dobbiamo rivolgere per avere giustizia. Pertanto occorre estrema chiarezza nella formulazione delle leggi, perché queste difendano veramente gli interessi dei cittadini onesti, di conseguenza da parte delle forze politiche e del Governo devono arrivare risposte adeguate e sufficienti che rispecchino la gravità della situazione in cui attualmente si vive. La norma, che già esiste ma con varie interpretazioni va sicuramente resa molto più semplice, compresa la certezza della pena per chi delinque”.
“Di conseguenza – conclude Marchi – in nostri rappresentanti in parlamento smettano i litigare, battibeccare tra loro sulle poltrone perse nelle commissioni o su posti di governo e sottogoverno e pensino che anche le loro famiglie potrebbero trovarsi in situazioni a rischio, per cui esercitino il loro ruolo e il potere di legiferare tutti assieme una proposta di legge che riesca a togliere l’Italia dal tumulto in cui è precipitata”.