Lammari, gli studenti delle medie imparano a coltivare l’orto

Si chiama La scuola nell’orto ed è il nuovo progetto scolastico promosso e realizzato da Legambiente Capannori e Piana lucchese in collaborazione con la scuola media Lorenzo Nottolini di Lammari, nella persona del dirigente Nicola Preziuso. A partire dall’aprile scorso, un gruppo di 25 studenti delle classi seconda D e seconda E, di cui alcuni con disabilità o sostegno scolastico, si stanno dedicando ad un’attività di orticoltura didattica nei terreni adiacenti l’ingresso dell’istituto, assistiti da docenti, volontari in maglietta gialla e contadini pakistani che già coltivano l’ampio appezzamento di terreno agricolo, prima incolto.
Ecco che gli operatori insegnano ai ragazzi a conoscere le piantine, i segreti e le tecniche di una corretta coltivazione del terreno, nonché le buone pratiche dell’agricoltura biologica, seguendo passo dopo passo le fasi che portano sulle nostre tavole dei sani prodotti agricoli: tempi per la semina, messa a dimora delle piantine, irrigazione goccia a goccia e senza sprechi, concimazione bio e raccolta dei prodotti. Si tratta di un percorso complesso, che comporta notevole impegno e conoscenze per affrontare i tanti momenti di criticità che l’agricoltura senza l’impiego di pesticidi spesso richiede, nonché per scongiurare la perdita del raccolto quando le temperature subiscono repentini cambiamenti.
“Si tratta di un progetto semplice, ma dal grande significato educativo e sociale – afferma Guido Angelini responsabile del progetto -. Con la scuola nell’orto, oltre ad insegnare ai ragazzi un attività che si colloca nella piena tradizione della nostra comunità, vogliamo dimostrare come non ci sia alcuna barriera fisica o sociale che impedisca di lavorare in gruppo, imparare ed esprimersi liberamente. Il tutto nel rispetto dello stile sostenibile e biologico, tipico di Legambiente”.
Nell’ambito del progetto a tutti i ragazzi è stato consegnato un kit di lavoro (guanti, paletta, piccolo rastrello) e sarà delimitata, nel campo in parte già coltivato, un’area operativa/didattica dove poter realizzare un vero e proprio orto scolastico.
Sarà questa l’occasione per coniugare il valore educativo dell’iniziativa con l’obiettivo di inclusione sociale di profughi pakistani ospitati sul nostro territorio, i quali hanno già raggiunto la propria indipendenza lavorativa con la coltivazione del fondo agricolo vicino alla scuola, nonché di altri terreni finora incolti.
L’iniziativa si concluderà con una mostra fotografica del lavoro svolto.
“Con questo progetto chiudiamo un anno scolastico in cui la nostra associazione ha spiegato tutte le proprie energie nell’intensificare i rapporti con le scuole – afferma Claudia Carloni, responsabile scuola di Legambiente Capannori e Piana lucchese -. Dalla raccolta differenziata all’agricoltura, dall’alimentazione alla mobilità sostenibile, più di mille studenti sono stati coinvolti in percorsi didattici continuativi di educazione ambientale. Anche la fortunata novità di quest’anno, il progetto Classe per l’ambiente, sarà sicuramente riproposto a partire da settembre, considerato l’apprezzamento ricevuto da docenti e genitori”.