La festa del pane ad Altopascio fa rima con solidarietà

21 maggio 2017 | 12:17
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Che ad Altopascio si festeggi la Festa del Pane sembra quasi un’ovvietà. Ma tale non è, se oltre al pane si festeggia la solidarietà con la presenza di produttori di vino, olio, formaggi e salumi, provenienti da Accumoli e Amatrice. Insomma, Altopascio ci mette il pane, Accumoli e Amatrice il companatico. Il resto lo farà la solidarietà di altopascesi e non che potranno assaggiare e portare a casa prodotti, il cui ricavato sarà devoluto alle zone terremotate.

“Da stamani dalle 10 alle 13, abbiamo già venduto 900 pacchettini con focaccia e pane con l’uva”, dichiara Massimo Pistoresi de Il Buon Pane, unico tra i produttori locali ad aver accettato la sfida per la solidarietà. Piazza della Magione, infatti si è trasformata in un panificio all’aperto, con 4 forni e 2 impastatrici che lavorano a pieno ritmo. Nella giornata di ieri sono volati via 15 quintali di pane e poco meno di focaccia. “Nella due giorni si prevede di sfornare più di 45 quintali di prodotto”,o continua Pistoresi. I visitatori possono acquistare i pacchettini a 3 euro e cinquanta, interamente devoluti ai terremotati, e lasciare offerte se vogliono.
Si son dati da fare anche i tre comitati delle frazioni di Altopascio, per la prima volta uniti in una piazza e per un fine comune. In piazza Garibaldi, le associazioni paesane offrono pesce fritto, cenci e polenta a palle, anche in questo caso devoluti in beneficienza.
“Il nostro sindaco Stefano Petrucci ci ha chiesto se avessimo voluto partecipare, dopo che era stato contatto dal sindaco di Altopascio, e abbiamo accettato – racconta Manuela de I vecchi sapori di una volta di Terracino, frazione di Accumoli – Questi eventi, seppur saltuari, ci permettono di mantenerci per lo stretto indispensabile”. Manuela porta con sé il Faghiottino di Terracino, pastafrolla riempita con marmellata di visciole, ciliegie simili alle amarene.
“Gli altopascesi sono incuriositi e mostrano molto interesse verso i nostri prodotti”, afferma Amelia che con la sua azienda di Amatrice produce formaggi, yogurt, frutta e verdura. “Purtroppo, dopo il terremoto, il caseificio non è più utilizzabile e ci limitiamo a fare gli yogurt. Comunque non molliamo”.
Per i più piccoli si gioca nel parco della Mura Castellane con i piccoli trattori di Gianfranco Tarabori. Mentre, per gli adulti gli eventi clou della giornata sono alle 17,30 l’asta con quadri di artisti locali, tra cui il cuore, disegnato dal writer Skim, diventato il logo della festa. Inoltre, alle 18,30 ci sarà la distribuzione gratuita del pane con l’uva: sarà portato in paese con un calesse trainato da un cavallo, visto che pesa 70 chili. Tradotto: ce ne sarà per tutti.

Luca della Maggiora