Tassignano, comitati divisi sulla nuova bretellina

30 maggio 2017 | 07:47
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Tassignano, comitati divisi sulla nuova bretellina

La variante della via Madonnina, che metterà in collegamento la rotatoria di Antraccoli con la via Tazio Nuvolari, non è risolutiva per diminuire i flussi del traffico e anzi “provocherà un aumento dei mezzi pesanti in via di Tiglio”. Lo dice il comitato viabilità e salvaguardia di Capannori, dopo la presentazione delle simulazioni sulla realizzazione dei nuovi sottopassi a Capannori. E’ per questo motivo che i cittadini dicono no all’ipotesi della Bretellina. Ma sul progetto i cittadini sono divisi. Perché il comitato di Tassignano è convinto del contrario: per i membri infatti l’idea della Bretellina sarebbe risolutiva.
“Dalle analisi dei flussi di traffico fatti dalla Lucense in merito la viabilità di Capannori sono emersi gli aspetti che tutti i cittadini hanno ben presenti – spiega invece il comitato viabilità e salvaguardia -: il traffico negli ultimi anni è notevolmente cambiato, si è passati da un traffico di passaggio ad un traffico locale, il traffico delle ore di punta, le strade si riempiono dalle 7,30 alle 9 dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 20, mentre si svuotano negli orari di lavoro. Sono le persone che vanno a lavorare, che portano i figli a scuola e li vanno a riprendere, che si spostano per la pausa pranzo e per le varie attività tipo spesa uffici hobby ecc”.

“Nella sera di giovedì 25 – il comitato entra nel vivo della questione – è stata presentata anche la simulazione di traffico fatta inserendo nello scenario la variante della via Madonnina, quella che mette in collegamento la rotatoria di Antraccoli con la via Tazio Nuvolari, proposta dall’amministrazione per sgravare dal traffico le strade esistenti. La simulazione ha evidenziato che sarebbero pochi i veicoli a spostarsi sulla nuova strada sgravando la via della Madonnina. Mentre è emerso che la costruzione della suddetta variante farebbe aumentare i veicoli sulla via di Tiglio e sulla via del Marginone. Si è anche constatato che con la costruzione di quella nuova strada ne gioverebbe notevolmente la via del Frizzone, perché molti veicoli uscendo dall’autostrada preferirebbero la via del Rogio e la nuova variante per andare verso ovest e nord, ma in tal caso aumenterebbero i veicoli (soprattutto camion) che transitano sulla rotatoria di Antraccoli e le strade adiacenti.  I cittadini ritengono che la costruzione dei sottopassi  sulla via della Madonnina e sulle strade esistenti basti per decongestionare il traffico negli orari di punta e sono contrari ad un nuovo collegamento che sgravi la via del Frizzone, riportando veicoli (soprattutto camion) alla rotatoria di Antraccoli”. Di questi tempi si parlerà nella prossima assemblea già convocata per martedì (6 guano) alle 21,15 alle Oasi di Pieve San Paolo.
“Oggi – aggiungono i membri del comitato – si usa l’auto per spostarsi anche di poche centinaia di metri. Il picco del traffico si ha tra le 17 e le 19 quando ai veicoli delle persone che escono dal lavoro si sommano quello delle persone che vanno alle varie attività extra lavorative. Allo stesso modo anche il traffico dei camion è notevolmente cambiato. Grazie al casello dell’autostrada fatto dall’amministrazione Del Ghingaro, la percentuale dei camion rispetto ai veicoli totali si è abbassata ad una media del 2%. La strada con il minor numero di camion rispetto alle auto è proprio la via della madonnina con l’1,2%  dei veicoli totali (113 camion su 9380 veicoli).  Si tratta per lo più di piccoli camion, che si spostano in tutte le direzioni, verso le varie aziende sparse sul territorio. Solo sulla via del Frizzone e sulla via del Rogio i camion superano la soglia del 15% rispetto ai veicoli totali”.
Per il comitato di Tassignano invece “l’illustrazione pubblica delle simulazioni sui flussi di traffico elaborate da esperti del settore – si spiega in una nota -, ha evidenziato chiaramente che la soluzione che meglio risponde agli obiettivi innanzi citati, è quella che prevede la realizzazione di una bretellina di collegamento fra la via Chelini e la zona PIP di Carraia nella zona di confine fra Tassignano e S. Margherita, pressoché affiancata ai tronchetti ferroviari già esistenti”.
“La scelta – va avanti il comitato – è indubbiamente qualificante ed ambiziosa ed ovviamente comporta un assunzione di responsabilità, ma rappresenta nel contempo un occasione unica per ridisegnare l’assetto complessivo della mobilità nella parte centrale del capannorese, eliminare le code ai passaggi a livello, ridurre l’inquinamento acustico ed atmosferico e, in definitiva, migliorare la vivibilità complessiva del nostro territorio. Ciò posto, il Comitato paesano ribadisce ancora una volta l’esigenza di porre la massima attenzione nella fase esecutiva delle opere, per minimizzare al massimo l’impatto sul territorio mettendo in atto tutte le soluzioni tecniche oggi disponibili, mantenendo aperto un costante confronto con gli abitanti delle aree interessate più direttamente dagli interventi”.