Fantozzi difende il bilancio: “Il segretario Pd è in stato confusionale”

“Siamo fortemente preoccupati per lo stato confusionale in cui versa il Pd montecarlese ed il suo segretario. Dopo le allucinazioni sulle presunte matrici politiche di danneggiamenti alle auto in sosta, lo shock per il risultato referendario dove il modesto segretario si è speso per il si ma ha prevalso il no ed il dimezzamento dei partecipanti alle ultime primarie è chiaro come l’inequivocabile, positivo, risultato di bilancio abbia aggravato uno stato d’animo così fortemente provato”. Passa così al contrattacco dopo le critiche sui conti di bilancio il sindaco di Montecarlo, Vittorio Fantozzi.
“Ciò non giustifica il limitato segretario – va avanti il primo cittadino -, specie considerando il ruolo, che in onore alla miglior tradizione dei suoi predecessori spera accada il peggio, a spese dei cittadini montecarlesi, pur di guadagnarne un qualsiasi vantaggio politico. Per questo motivo, contraddicendosi, il Pd montecarlese non invoca l’accoglienza migranti, consapevole che la cosa non lo ripagherebbe politicamente. Questa la pura semplice verità. La drammatica confusione di dati e di date, crediamo non del tutto voluta ma frutto di pura ignoranza delle cose, lascia allibiti specie se tanta prosa viene rapportata al silenzio ed agli interventi di circostanza prodotti dall’opposizione consiliare in sede di approvazione di bilancio. O ci sono due Pd oppure è evidente che qualcosa davvero non va. Basterebbe avere l’umile pazienza di informarsi a dovere, infatti, per scoprire come il disavanzo tecnico riemerso nel 2016 – spiega Fantozzi – è dovuto esplicitamente ai ricalcoli introdotti dalle modifiche di legge imposte dallo Stato, che non pochi problemi hanno creato alla maggior parte dei comuni. Basterebbe leggere gli atti, che sono pubblici, per comprendere che non esista alcun mutuo contratto per il Teatro dei Rassicurati, che a tasse non siamo in testa a nessuna classifica, che l’indebitamento del comune è diminuito come mai negli anni precedenti, che questa amministrazione ha contratto un solo mutuo quando ha pagato e continua a pagare le rate dei numerosissimi contratti senza tanti problemi negli anni settanta, ottanta e novanta, che i soldi della regione Toscana non sono soldi del Pd ma dei cittadini e che le uniche colate di cemento presenti su carta sono quelle, indelebili alla memoria della nostra comunità, firmate dalla famelica sinistra montecarlese, uguale allora come oggi sia nei nomi che nella mentalità”.
“Comprendere che in ogni comune d’Italia oggi gli investimenti si fanno quando si può ed accettare che a Montecarlo investiamo ed investiremo, nel modo più condiviso ed opportuno – aggiunge -, senza sosta e rispettando le priorità del territorio prima ancora che le linee di mandato. Basterebbe, insomma, pochissimo, ma in mancanza di argomenti e privi del minimo pudore lo scarso segretario Pd va alla disperata, torna indietro nel tempo a caso, riscrive con fervida fantasia ed un pizzico di astio fatti che non conosce e non capisce ma che sono invece di pubblico dominio, chiari e messi nero su bianco, arrivando ad augurarsi povertà e malessere per i montecarlesi pur di trovare un po’ di serenità. Senza rammarico e senza meravigliarci, lasciando al libero cittadino la libertà di informarsi e giudicare autonomamente, continuiamo a lavorare ogni giorno, al meglio della circostanze e delle possibilità, come i montecarlesi ci hanno ampiamente delegato a fare”.