Raddoppio ferroviario, Marchi (Udc): “Quante bugie da Menesini”

12 giugno 2017 | 13:31
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Raddoppio ferroviario, Marchi (Udc): “Quante bugie da Menesini”

Progetto del raddoppio ferroviario e rischio di abbattimento di immobili a Capannori: il consigliere comunale dell’Udc Giovanni Marchi passa all’attacco del Comune dopo la presentazione del progetto preliminare di Rfi. “Purtroppo prendiamo atto che l’amministrazione è restia a dire la verità – dice Marchi -, mi riferisco a quanto più volte asserito nelle assemblee pubbliche e nel consiglio comunale parlando dei sottopassi e delle strade di servizio, per non parlare delle abitazioni o parte di esse che dovranno esere abbattute sul tracciato ferroviario o in altre zone dove si svilupperanno i sottopassi”.

“Noi – prosegue Marchi – non abbiamo mai detto di no al raddoppio della ferrovia Firenze – Lucca e alla chiusura dei passaggi a livello sul territorio del comune di Capannori. Ma, facciamo un passo indietro: abbiamo il dovere di capire anche cosa sta succedendo nella zona di Montecatini dove è sempre in studio l’opportunità o meno della posa in opera del secondo binario del raddoppio,  oppure non fare niente e restare come ora e cioè attraversare la città con un l’unico binario esistente ignorando il raddoppio. In questo caso  – continua Marchi -, cadrebbero tutte le buone intenzioni che Rfi ha avuto negli anni. Nelle assemblee pubbliche, il sindaco nonché presidente della Provincia non ha mai detto le cose con chiarezza: l’abbattimento delle abitazioni, garage o annessi, che si trovano lungo il tracciato ferroviario  o sulle strade che si immettono ai sottopassi, o le strade dei dintorni che vengono allargate oppure strettite, quando lo avrebbe detto alla popolazione. Il progetto preliminare della Rete Ferrovie Italiane ormai depositato da alcuni giorni alla Regione, al quale i cittadini possono fare osservazione, possibile che sia passato silente agli occhi attenti di questa amministrazione. Come mai, non sono mai state convocate le commissioni consiliari: le nostre continue richieste verso i presidenti di commissione non sono valse a niente, se a questi non viene dato l’imput da chi comanda nell’amministrazione, noi volevamo conoscere, volevamo discutere, volevamo vedere i progetti che potevano, che possono  stravolgere il territorio comunale. Grave sarebbe – continua Marchi -, se una amministrazione che si ritiene all’avanguardia, attenta al territorio  come la nostra, non è stata in grado di conoscere prima i progetti che Rfi avrebbe presentato alla regione, qualcuno potrebbe pensare che il comune di Capannori è compiacente con la Regione amica, su quello che viene presentato e in seguito realizzato. Peggio, però sarebbe se la Giunta veramente non fosse stata al corrente di quanto stava succedendo, vorrebbe dire che allora questa è una amministrazione succube di Firenze ed inefficiente ad amministrare la città di Capannori. Ora cerchiamo di recuperare, all’inefficacia e alla sterilità della Giunta  con le proroga alle osservazioni  richiesta dall’amministrazione capannorese alla Regione Toscana, troppo poco per i cittadini, sindaco presidente se non è troppo affaccendato a rimettere in sesto i cocci della sua giunta, si faccia sentire”.