Altopascio, gruppo di cittadini dice no al sottopasso

15 giugno 2017 | 09:45
Share0
Altopascio, gruppo di cittadini dice no al sottopasso

Un gruppo di cittadini, molti dei quali facenti parte del comitato di via Francesca Romea dicono no al progetto del sottopasso ferroviario ad Altopascio. “Il nostro timore – dichiara il gruppo di cittadini altopascesi, già membri del Comitato Via Francesca Romea – è che l’opera così come presentata, lungi dal risolvere i problemi di viabilità e inquinamento della zona che gravita intorno al passaggio a livello, li renderà definitivi. L’insistenza – proseguono i cittadini – con cui gli amministratori affermano che il sottopasso deve far transitare i mezzi pesanti ci fa pensare che una volta terminata l’opera non si parlerà più di realizzare la circonvallazione, vera ed unica soluzione al pluridecennale problema del traffico ad Altopascio”.

“Il flusso di traffico pesante e leggero, infatti, non solo non diminuirà, ma probabilmente andrà ad aumentare – aggiungono -. Non crediamo infatti che un tracciato che prevede due inversioni di direzione di 180°, un sottopasso e quattro rotonde in cinquecento metri possa rendere più fluida la circolazione. Questo potrebbe avvenire solo nel caso in cui il traffico venisse in gran parte instradato lungo la circonvallazione (a cui manca il 3° lotto per essere terminata), in modo che il sottopasso venisse utilizzato prevalentemente da flussi locali, rendendo effettivamente più facile il raggiungimento del centro, con benefici evidenti per tutti. La promessa che saranno intensificati i controlli e fatti rispettare i divieti per i mezzi pesanti ci lascia indifferenti: non ci crediamo, non è mai stato fatto fino ad ora e non lo riteniamo sufficiente. Per questo – concludono i cittadini altopascesi – chiediamo con forza il completamento della circonvallazione e se questo non potrà essere fatto prima dell’ultimazione del sottopasso, chiediamo che siano previsti dissuasori fisici al passaggio dei mezzi pesanti (magari dissuasori mobili che permettano il passaggio dei mezzi pubblici), unico “ricatto” in grado di accelerare il completamento di un’opera unanimemente ritenuta indispensabile”.