Par condicio, multa a Porcari per un manifesto

23 giugno 2017 | 13:20
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Par condicio, multa a Porcari per un manifesto

Il manifesto elettorale affisso nella bacheca delle pubbliche affissioni del palazzo civico costerà al Comune di Porcari una sanzione da parte dell’autorità per le garanzie delle comunicazioni, su richiesta del Corecom Toscana. Secondo l’organo di controllo, infatti, in questo modo l’amministrazione avrebbe violato la legge sulla par condicio. Il caso era esploso il giorno prima dell’apertura delle urne lo scorso 11 giugno. Il Corecom era dovuto intervenire a seguito di un esposto presentato dalla lista La Porcari che vogliamo, lo scorso 6 giugno. Nel mirino, inizialmente, erano finiti anche alcuni comunicati stampa pubblicati sull’albo pretorio online dell’amministrazione comunale che dopo la segnalazione del Corecom al Comune erano stati rimossi. Ma l’indomani, dalle verifiche compiute dal Corecom, alcune pubblicazioni “incriminate” restavano ancora consultabili. Così, con una successiva telefonata, il Corecom li aveva fatti rimuovere.

Nessun accenno invece, nelle controdeduzioni dell’amministrazione, alle contestazioni relative ad un manifesto pubblicato nella bacheca comunale. Motivo per il quale il 7 giugno il Corecom chiede conto al sindaco in carica. Che replica rispondendo di non ritenerlo violazione dell’articolo 9 della legge sulla Par Condicio, come invece contestato dal Corecom. Da qui la proposta di sanzione girata al garante. Sulla vicenda interviene Stefano Picchi, in qualità di delegato della lista La Porcari che vogliamo che ha partecipato alle elezioni amministrative dello scorso 11 giugno e autore dell’esposto al Corecom: “Dobbiamo prendere nuovamente atto – scrive – di quanto poco rispetto per le norme ci sia da parte di chi guida il Comune di Porcari. Già 5 anni fa il Corecom segnalò violazioni in merito alla disciplina sulla propaganda elettorale. Ed ora ci siamo nuovamente: decine di comunicati stampa in cui si pubblicizzava questo o quell’assessore e consigliere candidato alle elezioni, in piena violazione della normativa, e poi, infine, manifesti affissi dove non è consentito. L’unico elemento che ci rammarica è che l’istruttoria del Corecom sia giunta soltanto ora, ad elezioni ormai avvenute. Nonostante questo, riteniamo sia doveroso che i cittadini siano messi a conoscenza della condotta scorretta tenuta dal Comune di Porcari in questa campagna elettorale come riscontrato da un organismo terzo ed ufficiale, quale il Corecom”.