Marchetti (FI): “Casa Erp requisita e ancora non assegnata da oltre un anno”

19 luglio 2017 | 11:10
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Marchetti (FI): “Casa Erp requisita e ancora non assegnata da oltre un anno”

“Una amministrazione comunale alla ricerca esasperata di visibilità e consenso, che per strappare una foto sul giornale si getta con il paracadute e si appropria del salvataggio di un uccello compiuto da straordinari volontari, che in un anno non riesce a assegnare una casa popolare a chi ne ha diritto, che considerazione può meritare”.
Maurizio Marchetti torna sulla vicenda della casa popolare requisita e liberata dall’amministrazione comunale da lui presieduta con un fatto che risale al 1 dicembre 2015, quando uno spacciatore tunisino fu arrestato dopo un tentativo di fuga ad Altopascio. Dopo l’arresto la polizia municipale e gli operai dell’ufficio tecnico avevano dato esecuzione all’ordinanza di sgombero emessa dal sindaco Maurizio Marchetti in quel periodo. Furono rimossi tutti i componenti dell’arredamento all’interno dello stabile, lasciandolo completamente libero e quindi pronto per essere assegnato a un nuovo avente diritto.

“Come si ricorderà – ricorda Marcheggi –  il caso fu, per la sua dinamica, molto interessante per l’opinione pubblica. L’uomo si era lanciato dalla finestra al primo piano della casa popolare che occupava abusivamente e dove stava preparando le dosi da spacciare. Il 25enne di origini tunisine, finì in manette dopo un rocambolesco inseguimento terminato nel centro storico di Altopascio, bloccato dal capitano Italo Pellegrini e dall’agente Fabrizio Michelotti. L’episodio, alquanto movimentato, avvenne in pieno pomeriggio nell’ambito dei controlli sul territorio svolti dagli agenti della municipale, guidati dal comandante Domenico Gatto e su impulso della stessa amministrazione Marchetti”.
“Da oltre un anno questa deludente amministrazione comunale ha la possibilità di assegnare quella casa popolare – continua Marchetti – al centro di una situazione molto particolare che contemperava diversi reati, compreso quello dell’illegale subaffitto. Ebbene, nonostante le parole a fiumi, un atto semplice che potrebbe dare sollievo a una famiglia che ne ha diritto e che fa parte della graduatoria comunale viene ignorato, la casa non assegnata con tanti saluti a chi ha bisogno”.
“Purtroppo questa vicenda è la sintesi di come gli esponenti del Pd valutano le persone bisognose – prosegue l’ex sindaco – da abbindolare in fase di campagna elettorale, salvo poi disinteressarsene, a meno che non producano entrate, come accade con gli immigrati. Quando non faranno più guadagnare, abbandoneranno anche loro. Intanto, mentre loro giocano e si interessano alle sciocchezze, una famiglia che ne avrebbe diritto soffre per la mancata assegnazione di una casa assolutamente disponibile. E’ vero, il Pd è vicino a chi sta male…”.