Capannori ‘riciclone’ con l’83% di differenziato

28 luglio 2017 | 07:36
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Capannori ‘riciclone’ con l’83% di differenziato

Anche quest’anno, Legambiente premia i comuni Ricicloni, come già avvenuto lo scorso anno. Anche in occasione della ventiquattresima edizione, salgono sul podio solo i comuni che hanno una bassa produzione di rifiuto indifferenziato, per questo definiti rifiuti free. Non basta più avere un’alta percentuale di raccolta differenziata ma è necessario anche contenere la produzione di rifiuti. La soglia massima di rifiuto indifferenziato, costituito dal secco residuo e dalla parte di rifiuti ingombranti avviata a smaltimento, da non superare, per entrare nelle graduatorie, è stata fissata in 75 chili all’anno per abitante. Alla quota di rifiuto indifferenziato non concorre lo spazzamento stradale. E Capannori è confermato ai vertici della classifica, undicesimo tra i comuni con più di 10 mila abitanti, con la differenziata all’82,9% e 74,9 chili di rifiuto indifferenziato pro capite all’anno.

Per definire nel modo più preciso e corretto possibile il quantitativo di rifiuto indifferenziato pro capite, Legambiente non si è limitata a richiedere il numero di abitanti, ma ha voluto conoscere il numero di abitanti equivalenti per conteggiare gli incrementi del numero di utenze da servire durante i mesi caratterizzati da affluenza turistica.
“Poche realtà – spiega Arpat – sono state in grado di fornire, e soprattutto certificare, il dato degli abitanti equivalenti legato alle affluenze turistiche, quindi Legambiente ha introdotto un correttore basato sulle indicazioni fornite dai comuni/consorzi relativamente al numero di mesi in cui la popolazione comunale aumenta di almeno il 30%”.
Lodevole, a tale proposito, il lavoro svolto dalla Regione Emilia – Romagna in grado di fornire in modo dettagliato per ogni singolo comune gli incrementi di popolazione per utenze domestiche non residenti, universitari fuori sede, attività produttive e, infine, per la parte che a noi interessa, turismo.
Anche le regioni Veneto e Trentino Alto Adige sono risultate attive su questo versante e in grado di comunicare gli abitanti equivalenti per ogni singola realtà
Quest’anno i Comuni Rifiuti Free, che hanno una ridotta produzione di rifiuto indifferenziato (inferiore a 75 chilogrammi abitante anno) ed un’alta percentuale di rifiuti differenziati, si trovano per l’82% del totale nel Settentrione, concentrandosi prevalentemente nel triveneto. I restanti si collocano per il 10% al Sud e per circa l’8% al Centro.
Ai tre capoluoghi liberi dai rifiuti già in classifica lo scorso anno (Pordenone, Treviso e Belluno), si aggiunge il Comune di Trento (130mila abitanti).
Per quanto riguarda, in particolare, la Toscana i comuni rifiuti free, che hanno fornito i propri dati sulla produzione di rifiuti a Legambiente, sono complessivamente 16, distinti tra comuni sopra i 10.000 abitanti e sotto i 10.000 abitanti.