Aeroporto di Tassignano, le minoranze attacca: “Restano troppi dubbi”

31 luglio 2017 | 18:30
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Aeroporto di Tassignano, le minoranze attacca: “Restano troppi dubbi”

Aeroporto di Tassignano, le minoranze tornano all’attacco in vista dell’udienza prefallimentare della società Aeroporto di Capannori Spa che si terrà domani (1 agosto), a seguito del consiglio comunale sul tema che si è svolto lo scorso 28 luglio. Tante le perplessità ancora espresse da Alternativa Civica di centrodestra, Forza Italia, M5S e Udc. “Abbiamo appreso durante il consiglio comunale dal presidente dell’aeroporto Lazzarini che la concessione ventennale Enac è un bene patrimoniale della società molto importante il cui valore è di circa due milioni di euro. Considerato che la società privata interessata a rilevare il 51% dell’aeroporto metterà a disposizione soltanto 316 mila euro ed avrà la disponibilità dell’intero sedime aeroportuale e delle relative strutture fino al 25 febbraio 2035, qualcosa non ci quadra: come è possibile che tale concessione sia ceduta dal Comune ad un prezzo così irrisorio, dopo aver contribuito a tenere in vita la società con un milione e 860 mila euro?”.

“Il costo per il privato per avere la disponibilità del sedime aeroportuale e delle strutture ivi edificate sarà di 1.475 euro euro mensili – vanno avanti le opposizioni -, come è possibile che abbia un costo inferiore alla locazione di un semplice capannone industriale? Ci sembra una sproporzione enorme non giustificabile; non è che forse anche in questa circostanza si sta verificando quanto accaduto per l’ospedale San Luca per il quale la Corte dei Conti ha rilevato una  ’spiccata convenienza per l’investitore privato’? Considerato inoltre che saranno “azzerati” i debiti dell’aeroporto con circa 600.000 euro (dei quali 300 mila euro a carico dei capannoresi), verificato che al 31 agosto 2016 (relazione di stima di Lazzarini) risulta che i debiti che dovranno essere pagati integralmente (tributari – previdenziali e verso dipendenti) erano circa 350 mila euro e gli altri debiti (banche e fornitori) che ammontavano a due milioni di euro saranno pagati con circa 250 mila euro ovvero nella migliore delle ipotesi con una percentuale del 12,50%. Ed ai fornitori, converrà accettare uno stralcio del 87,5% del proprio avere considerato anche la natura pubblica che la società aeroportuale ha?”. “Perché Eugenio Baronti, ad dell’aeroporto – dicono – ha dichiarato a mezzo stampa nel settembre 2016, in relazione alla richiesta di concordato, che sono state create razionalmente le condizioni, aspettato i tempi giusti per metterla in pratica? Forse intendeva dire che hanno atteso che si fosse azzerato il patrimonio dell’aeroporto? In consiglio comunale non ci ha risposto.  Inoltre, perché la società privata si è interessata concretamente soltanto pochissimo tempo prima della data dell’udienza prefallimentare? Forse per acquisire una concessione ventennale di valore ad un prezzo irrisorio?  Su queste aspetti pretenderemo che sia fatta assoluta chiarezza, è doveroso per comprendere come si possano essere volatilizzati un milione e 860 mila euro dei Cittadini (alcuni non rendicontati) negli ultimi 7 anni ed il Comune possa cedere oggi il controllo della società – con la concessione che vale 2 milioni di euro – soltanto a 316 mila euro”.