Rio Leccio, sfalci conclusi: “Via anche i detriti”

Si sono conclusi quest’oggi (14 agosto) i programmati lavori di sfalcio del rio Leccio. A darne notizia sono stati il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari e l’assessore all’assetto idrogeologico Franco Fanucchi che, tuttavia invitano i vari enti interssati a procedere con la rimozione dei depositi di detriti dal letto del rio onde evitare il rischio di esondazioni.
“Ringrazio il Consorzio di bonifica toscana nord per l’ottimo lavoro concluso sul rio Leccio – esordisce Fornaciari -. Per la prima volta, sono stati rimossi dal fondo del canale i resti degli sfalci e depositati sulla sommità degli argini, evitando quindi che occludano lo scorrere delle acque in caso di piena. Adesso è il momento di rimuovere i depositi di detriti accumulatisi nell’ultimo inverno, onde evitare possibili tracimamenti. Nella scorsa stagione infatti, su nostra sollecitazione e del Genio civile di Pisa, ente competente sul rio Leccio, sono stati rimossi i detriti tra il ponte di via Romana est e quello di via Puccini. Adesso è il momento di intervenire per lo stesso motivo dal ponte di via Puccini in giù in quanto sono presenti ingenti depositi di detriti che in caso di pioggia potrebbero ridurre la portata e provocare tracimamenti”.
L’assessore, che ha percorso a piedi tutto l’alveo del Leccio da via Puccini fino alla località Gigioni per un sopralluogo, aggiunge: “Ora che il Leccio è a secco e completamente sfalciato, sono rimasto sorpreso dall’ingente mole di detriti soprattutto dal ponte di via Toschino fino all’autostrada. La situazione è veramente pessima sotto il ponte dell’autostrada stesso dove una delle due luci del ponte è quasi del tutto occlusa. Con il sindaco stiamo preparando delle lettere e addirittura un’ordinanza da recapitare ai vari enti competenti affinchè, ognuno per propria competenza, faccia quello che deve per ridurre al minimo i rischi di esondazione. Dal canto nostro – conclude Fanucchi – ci adopereremo per ripulire i tre ponti di nostra proprietà e cioè il ponte del Toschino, di Gigioni e del Magazzino”.