Nuova piazza a Capannori, l’opposizione: “Ci sono opere ben più necessarie”

“Alle parole pesanti che sconfinano nelle accuse rivolte alle opposizioni di essere bugiarde, è necessario rispondere con chiarezza e determinazione”. Apre così la risposta al capogruppo del Pd Guido Angelini da parte di tutti i gruppi di opposizione del consiglio comunale di Capannori in merito all’ok alla variante per il progetto della nuova piazza Aldo Moro: “La commissione convocata per due volte dal presidente Angelini ha visto mancare nella prima seduta il numero legale al momento della votazione – attacca l’opposizione -. Se Angelini dispone di un verbale che dice il contrario siamo pronti a fare una denuncia per falso in atto pubblico. Nella seconda seduta, si è assistito ad un gioco delle parti, in cui un membro della maggioranza se ne è andato, salvo poi essere costretto al rientro dopo oltre venti minuti, per salvare il numero legale e la conseguente votazione. Ma queste sono questioni formali che spettano ai tecnici e funzionari del Comune, i quali ci paiono spesso troppo ligi alle pressioni del sindaco e della maggioranza. Quello che vorremmo sottolineare – spiegano – è il metodo di lavoro cui si continuano ad ispirare il sindaco e i consiglieri di maggioranza, sempre pronti a svolgere il loro compitino che viene loro preparato senza che abbiano la possibilità di ragionare con la propria testa o con le proprie idee”.
“Il sistema adottato è quello dell’arroganza, sempre e comunque, specialmente di fronte a scelte rilevanti per l’amministrazione e per il futuro del territorio. Non è vero – dicono – che siamo sempre contrari a tutto. Infatti diciamo sì all’asfaltatura delle strade, alla pubblica illuminazione, al decoro urbano, alla sistemazione del bioparco, agli aiuti a persone in difficoltà, all’ampliamento dei posti negli asili nido, alla riduzione delle imposte locali ma soprattutto al corretto mantenimento di ciò che già abbiamo e che molto spesso versa in stato di totale degrado (vedi stadio di Capannori). Al contrario diciamo fermamente no allo sperpero di denaro pubblico in opere inutili che hanno esclusive finalità autocelebrative e di propaganda. Pensiamo che prima si debba pensare al necessario e solo dopo al voluttuario, come un buon padre di famiglia dovrebbe fare”.
“Parliamo di partecipazione: si parte dal concetto che tutti devono essere sempre d’accordo perché il capo è illuminato e non può sbagliare. Pertanto – continua l’opposizione – che senso ha coinvolgere i cittadini quando si è certi di interpretare le loro aspirazioni e che senso ha coinvolgere le minoranze che non hanno voce in capitolo e che lavorano, pensano e operano solo per distruggere i grandi progetti pensati dal capo? Questo è l’atteggiamento del sindaco e dei fedeli consiglieri di maggioranza. Tutto il resto – scrivono – è spazzatura. Così grazie alla loro lungimiranza e assoluta convinzione di essere nel giusto, si assiste ad un asilo nido a Lammari ormai marcio che dovrà essere abbattuto, un polo tecnologico costato milioni di euro che ospita tre ufficetti e un sacco di attrezzature costosissime che nessuno usa, un ‘ospitale’ tanto reclamizzato e chiuso ed invaso dalle erbacce, una scuola di Tassignano chiusa e abbandonata nonostante facesse un ottimo servizio alla cittadinanza, il bioparco abbandonato per arrivare al re degli sprechi: l’aeroporto. Di tutto questo non si parla perché potrebbe scalfire l’aureola che l’amministrazione tenta di costruirsi. Non entriamo nel merito del progetto della nuova piazza, progetto faraonico, pensato per gli eventi del primo maggio e non certo per contribuire alla ricucitura di cui il vecchio e il nuovo centro del capoluogo hanno bisogno. L’unica cosa certa – concludono – è che su 2milioni di costo del primo lotto, un numero spropositato di professionisti scelti, riceverà un compenso di circa 450mila euro, pari al 23 per cento del costo dell’opera: Una cifra senz’altro spropositata se la si paragona a quanto normalmente dovuto per i costi di progettazione, percentuale che si aggira attorno al 10-12 per cento”.