Il Pd attacca Insieme per Altopascio: “Non accettiamo lezioni da chi ha rovinato il paese”

30 agosto 2017 | 16:45
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Il Pd attacca Insieme per Altopascio: “Non accettiamo lezioni da chi ha rovinato il paese”

Il Pd di Altopascio non ci sta. E respinge le accuse che oggi gli arrivano da Insieme per Altopascio, che partendo dal caso della videosorveglianza critica il governo del centrosinistra. “Non accettiamo lezioni”, dicono dal Pd. “Ci troviamo costretti a rispondere ai personaggi che popolano Insieme per Altopascio, anche se sarebbero degni solo di indifferenza, perché non possiamo tacere di fronte a chi sale sul primo, traballante, piedistallo che trova, per sputare su centinaia di persone che militano nel Partito democratico, che lo votano o lo hanno votato o che hanno deciso ad Altopascio di sostenere un progetto politico ben preciso, fatto di giustizia, onestà, trasparenza e legalità, che si riassume nella figura del sindaco, Sara D’Ambrosio”, si legge in una nota.

“Non accettiamo lezioni da voi, né da chi vi manipola, né da chi vi utilizza per i propri – tristi – interessi – scrive il Pd di Altopascio -. Non accettiamo lezioni da chi ha governato per 25 anni un paese, trascinandolo nell’infamia e nell’indifferenza generale, facendolo balzare agli onori delle cronache solo per gravi fatti di nera, causando un danno a una comunità intera, costretta a subire la vostra incapacità (la vicenda delle telecamere ne è una dimostrazione) e a rivendicare con orgoglio la propria appartenenza altopascese, nonostante che questa venisse sistematicamente calpestata da chi gestiva la cosa pubblica come fosse un fatto privato, generando problemi che scontiamo ancora oggi. Iniziate col pulirvi la bocca – attacca il Pd – prima di pronunciare la parola politica e prima di avanzare illazioni sul Pd altopascese, su chi lo rappresenta, su chi lo vota e su chi sta governando questo paese. Politica significa solo interesse comune, di tutti, guardare al cittadino, alle sue esigenze, mettersi al servizio, difendere la propria comunità e portarla verso il bello: esattamente l’opposto di ciò che avete fatto quando avete governato, esattamente l’opposto di ciò che fate anche oggi, quando dai banchi dell’opposizione, in un anno, non siete riusciti ad avanzare una proposta concreta per il bene di Altopascio. D’altronde, questo è il vostro linguaggio: una strategia collaudata sulla pelle di tutti coloro che, nel passato, hanno provato ad opporsi alle vostre derive, ricevendo in cambio offese, calunnie e minacce. I militanti, i simpatizzanti, i sostenitori del nostro progetto politico sono persone che si impegnano solo per amore del proprio comune, senza alcun ritorno personale. Gli amministratori di Altopascio come primo atto hanno deciso di tagliarsi lo stipendio, perché in un momento di difficoltà economica, chi governa deve dare il buon esempio: assessori che guadagnano 300, 600 o 800 euro al mese (e 800 euro al mese è la cifra più alta) dovrebbero accettare lezioni da chi girava con l’auto blu e manteneva con lo stipendio pieno un assessore che viveva in Africa?”.
“Un anno di (buon) governo D’Ambrosio che vogliamo sintetizzare in 5 atti – conclude il Pd -: presentazione del progetto preliminare per il sottopasso ferroviario; salvaguardia dei posti di lavoro alla Toscana Pane; assegnazione di 5 alloggi popolari, dopo anni di immobilismo; più controlli sul territorio da parte della Municipale e in collaborazione con altre forze dell’ordine; numerosi lavori portati a termine e molti altri in procinto di partire. Ne abbiamo scelti cinque perché parlano di lavoro, di legalità, di sociale e di maggiore e migliore vivibilità del nostro paese: cinqueesempi, anche se avremmo potuti farne molti altri. Ecco, imparate da chi fa: dopo, forse, potete anche impartire lezioni”.