Addetto stampa Porcari, opposizione: “Stop insediamento”

30 settembre 2017 | 13:23
Share0
Addetto stampa Porcari, opposizione: “Stop insediamento”

“Addetto stampa, il comune di Porcari sospenda l’affidamento dell’incarico. Ci sono errori nei titoli dichiarati dal vincitore”. E’ questa la richiesta che il gruppo di opposizione La Porcari che vogliamo, protocollata in seguito all’accesso agli atti. Ne hanno parlato stamani (30 settembre) il capogruppo Riccardo Giannoni e i consiglieri Massimo Della Nina, Barbara Pisani e Chiara Favilla, a due giorni dall’insediamento (2 ottobre) del nuovo addetto stampa, vincitore della selezione pubblica, il giornalista Lodovico Poschi Meuron. L’opposizione parla addirittura di una vera e propria incongruenza temporale evidente nel curriculum del vincitore: un errore nei titoli dichiarati. E spunta l’ipotesi di ricorsi da parte sia dell’opposizione sia di alcuni candidati.

Torna a far discutere la questione della selezione pubblica del nuovo addetto stampa a Porcari. E l’accusa è la presenza di un errore nei titoli presentati nel curriculum. “Il comune di Porcari – ha detto Giannoni – sospenda immediatamente e in via di autotutela l’affidamento dell’incarico di addetto stampa dell’ente. Dall’analisi degli atti che ci sono stati consegnati, in seguito alla nostra richiesta di accesso, abbiamo riscontrato la presenza di un errore evidente in uno dei titoli dichiarati e utili per l’attribuzione di punteggio ai fini della formazione della graduatoria. Nell’interesse dell’ente e della piena regolarità della selezione chiediamo al Comune di fermarsi immediatamente e di procedere a verificare cosa sia successo”. Ai consiglieri di minoranza era giunta voce nei giorni scorsi di un forte malcontento da parte di alcuni partecipanti alla selezione in questione, tant’è che il giorno seguente l’uscita della graduatoria, due degli stessi avevano richiesto un incontro con la commissione per chiedere chiarimenti. “Un incontro che si è concluso in modo tutt’altro che cordiale – hanno commentato i consiglieri comunali – Abbiamo ritenuto opportuno non fermarci a raccogliere solo questo malcontento e di approfondire la questione, chiedendo l’accesso a tutti gli atti della selezione. Durante l’analisi abbiamo trovato alcuni elementi discutibili circa la valutazione dei titoli effettuata”. A far discutere è stato il caso dell’unico candidato iscritto all’albo dei professionisti che, oltre ad aver svolto la professione per oltre 30 anni, ha ricevuto dalla commissione zero punti per il proprio curriculum. “Ma il grave errore, da noi dettagliatamente evidenziato nella richiesta protocollata stamani, consiste in una incongruenza temporale relativo a un titolo presente nel curriculum del candidato vincitore, talmente evidente che non comprendiamo come il Comune e la commissione non se ne siano accorti. Ciò detto vogliamo pensare che si tratti di un mero errore materiale. Essendo lo stesso errore determinante ai fini della graduatoria finale, il Comune non può non fermarsi immediatamente per le dovute verifiche. Se ciò non avvenisse – attaccano i consiglieri – è evidente che non avremmo alternative a muoverci altrove”.

Mirco Baldacci