Capannori, vietato bruciare biomasse fino a marzo

Da mercoledì (1 novembre) e fino al 31 marzo 2018 sarà vietato accendere fuochi all’aperto per bruciare biomasse nelle zone del comune di Capannori poste al di sotto dei 200 metri di altitudine. È quanto prevede un’ordinanza sindacale nell’ambito del Piano di azione comunale per la qualità dell’aria, emessa a tutela della salute dei cittadini.
Il divieto comprende la possibilità di bruciare all’aperto biomasse derivanti da attività agricole e forestali, da pulizia di parchi e giardini e da aree agricole, boscate e verdi, nonchè da attività di cantiere, di servizi e produttive in genere.
Sono escluse dall’ordinanza le zone collinari sopra i 200 metri di altitudine dove, secondo gli studi degli esperti del settore, sono presenti maggiori correnti ascensionali e venti che favoriscono il disperdersi delle polveri sottili, le cosiddette Pm10, e delle altre sostanze inquinanti.
Ricadono in queste aree i borghi storici delle colline del nord Matraia, Valgiano, San Pietro a Marcigliano, Sant’Andrea in Caprile, Petrognano e San Gennaro e le loro zone poste al livello superiore. A sud, invece, la situazione è diversa. Si trovano a una quota di oltre 200 metri la frazione di Ruota, borgo compreso, e le aree poste al di sopra dei borghi di Coselli, Vorno, San Giusto di Compito, Sant’Andrea di Compito, Pieve di Compito, Colle di Compito e Castelvecchio di Compito. Per aiutare i cittadini a capire se il proprio terreno si trovi a una quota superiore ai 200 metri, il Comune ha messo a disposizione un’apposita cartografia online raggiungibile all’indirizzo https://goo.gl/7g2EhU nella quale è possibile fare ricerche attraverso vari parametri tra cui indirizzo e identificativi catastali. In alternativa è possibile contattare l’ufficio ambiente ai numeri 0583 428207 o 0583 428353.