Ciclabile della Francigena, Marchi: “Amministrazione racconta favole”

6 novembre 2017 | 16:59
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Ciclabile della Francigena, Marchi: “Amministrazione racconta favole”

“Dopo l’incontro che si è svolto martedì (31 ottobre) con alcuni cittadini, i tecnici e l’assessore ai lavori pubblici sulla ciclabile Francigena Greenway l’amministrazione continua ad asserire che, alla fine della realizzazione il progetto piacerà, e sarà utile alla popolazione; ritornello che oramai sentiamo da quando eravamo piccoli”. Questo è quanto afferma Giovanni Marchi, consigliere comunale di Capannori del gruppo misto Energia Per l’Italia che, in una lunga nota, descrive tutte le criticità che, a suo dire, i cittadini hanno rilevato su questo progetto e chiede alla giunta maggiore trasparenza. 

Dal sopralluogo sono emerse molte criticità che i cittadini hanno fatto presente nel corso della visita sul cantiere – prosegue Marchi -. Il cordolo divisorio tra la pista ciclabile e la carreggiata nelle entrate dei passi carrai è troppo a ridosso dei cancelli e non è stondato, in modo che quando un auto entra nella proprietà ha bisogno di allargarsi occupando l’altra corsia di marcia, oppure rischia di urtare il cordolo con la possibilità di spaccare le gomme delle macchine. Non era stato rilevato in fase di progettazione che alcuni mezzi pesanti autorizzati devono entrare nelle attività commerciali o artigianali presenti lungo la via ed hanno grosse difficoltà di manovra ad entrare ed uscire dai piazzali delle aziende; le piantagioni arboree che attualmente sono lungo la via Romana saranno tolte e messe a dimora lungo il cordolo di divisione della ciclabile e della carreggiata così che i rami degli alberi al passaggio dei pullman sfregheranno sui mezzi pubblici facendo si che l’amministrazione comunale debba risarcire i danni all’azienda pubblica. I cittadini, con tanto di metro alla mano, inoltre, hanno fatto presente che il passeggero o il conducente, a seconda di come verrà parcheggiata l’auto, sarà impossibilitato a scendere dall’auto a causa di muretti o recinzioni delle proprietà, così come chi aprirà lo sportello dovrà fare attenzione al sopraggiungere dei mezzi in quanto una parte di sportello della vettura presumibilmente aprirà su la corsia di marcia. In molti hanno evidenziato l’esigenza di asfaltare le zone sterrate o inghiaiate adiacenti la pista ciclabile di modo che terra o sassi non vadano ad invadere la ciclabile. Da alcuni è stata inoltre affrontata la problematica degli scoli delle acque piovane e delle chiaviche ostruite in quanto non vi è stata più fatta manutenzione”.
“Sarebbe inoltre opportuno, come fatto presente durante la discussione – prosegue Marchi – che l’illuminazione pubblica andasse ad illuminare non solo la carreggiata ma anche la pista ciclabile in quanto la strada è notevolmente buia e nelle giornate invernali con nebbia e pioggia sicuramente sarà più difficoltoso notare le persone che percorreranno la ciclabile. Quindi per la salvaguardia dei residenti e l’incolumità di tutti coloro che transiteranno sulla pista è necessaria un’illuminazione adeguata. Dopo aver evidenziato tali problematiche, i cittadini presenti hanno richiesto, diventando la strada in oggetto stretta e pericolosa, la possibilità di poter usufruire non più di una strada a doppio senso ma a senso unico di marcia, infatti è stato fatto notare all’assessore che un pullman ed una ambulanza hanno difficoltà procedendo su corsie opposte ad evitarsi”.
Il consigliere comunale ribadisce che “essendo cambiato il progetto a causa della mancanza di alcune autorizzazioni necessarie, era essenziale che il tutto fosse ridiscusso con i cittadini in assemblee pubbliche e non in convocazioni fittizie degli stessi ad opere in corso e lungo la strada. Inoltre, anche l’amministrazione e lo stesso assessore, subentrato a Bove da pochi mesi, dovevano essere più limpidi, in quanto non è mai stata richiesta dal presidente della commissione lavori pubblici, pur essendo più volte stato sollecitato dal sottoscritto, una commissione per parlare di quanto veniva progettato su questa strada. Si è cercato di far passare il tutto in sordina senza accettare né critiche né osservazioni dai membri delle commissioni”.
“La paura di perdere e la fretta – conclude Marchi – da parte dell’amministrazione di non raggiungere il finanziamento regionale, ha fatto si che sindaco e giunta abbiano dato l’input per iniziare i lavori ai tecnici, la cui unica colpa è di dipendere da quest’amministrazione, la quale vuol fare progetti senza che essi siano adeguatamente pubblicizzati e consoni alle esigenze di Capannori”.