Altopascio, rescissa convenzione per la nuova piscina

È ufficiale: il Comune di Altopascio rescinde la convenzione con la società Agm Costruzioni Spa di Caserta, stipulata nel 2009 per la realizzazione, attraverso project financing, della piscina in località Riatri. L’atto, voluto e preparato dalla giunta D’Ambrosio, arriverà nel consiglio comunale di giovedì prossimo (30 novembre), e metterà la parola fine su una vicenda controversa che lega, da circa nove anni, il nome di Altopascio a quello dell’impresa Agm Costruzioni, attualmente in fase di liquidazione “a seguito – spiega il Comune in una nota – di un sequestro preventivo da parte dell’autorità giudiziaria per infiltrazione mafiosa camorristica”.
“Per tutti noi – spiega il sindaco, Sara D’Ambrosio e l’assessore ai lavori pubblici, Daniel Toci – è sempre stato chiaro fin dall’inizio che la piscina non si sarebbe mai realizzata, perché l’operazione, sia dal punto di vista finanziario che da quella amministrativo, ci era risultata da subito priva di fondamento e piena di elementi che potevano essere rischiosi per l’ente stesso. Con questo atto chiudiamo definitivamente ogni rapporto con l’Agm Costruzioni: un’impresa che è stata posta sequestro dall’Autorità giudiziaria con l’accusa di associazione a delinquere di stampo camorristico. In questo modo tuteliamo l’intera comunità che da questo fumoso e lungo procedimento ne sarebbe uscita sicuramente sconfitta. Con questo atto, inoltre, evitiamo anche di esporre il Comune a un rischio finanziario per un milione e 630mila euro, quota parte dell’Ente per la realizzazione della piscina. Un’opera da quasi 6 milioni di euro, che doveva essere realizzata per 4 milioni e 368mila da una ditta, l’Agm appunto, con un capitale sociale di 10mila euro. Il passaggio che andiamo a compiere giovedì prossimo l’avevamo chiesto più volte alla precedente amministrazione, che dopo un iniziale, e giustissimo, procedimento di annullamento in autotela, decise di procedere comunque all’approvazione di una nuova convenzione: una decisione che tutt’ora non riusciamo a comprendere e che ha comportato il fatto che il Comune di Altopascio abbia continuato a mantenere in essere un contratto con questa impresa, i cui proprietari hanno anche ricevuto misure cautelari di limitazione della libertà personale dalla Procura di Napoli. Una bruttissima pagina per il comune di Altopascio, che adesso però chiudiamo per sempre”.
La vicenda. Nell’aprile del 2007, ricostruisce ancora il Comune, l’amministrazione pubblica l’avviso indicativo per la progettazione, costruzione e gestione mediante finanza di progetto di una piscina ad Altopascio, in località Riatri. A 2007 perviene al Comune la proposta dell’Associazione temporanea di imprese (Ati), costituita dalle società Edili Dema srl e Mito Società Cooperativa Dilettantistica. Con delibera del consiglio comunale dell’ottobre 2007, nasce la società Altopascio Servizi Srl, con unico socio il Comune di Altopascio e con capitale interamente pubblico, per la gestione dei servizi pubblici, alla quale viene conferito il terreno, acquistato dal Comune, necessario per la realizzazione della piscina. A maggio 2008, la giunta comunale seleziona la proposta in questione giudicandola di pubblico interesse e la pone a base di gara per la scelta di soggetti da mettere in competizione con il promotore, decidendo anche di avvalersi di Altopascio Servizi srl per la realizzazione dell’intervento. A marzo 2009, previa gara, viene aggiudicata alla Società Agm Costruzioni Spa di Caserta – unica partecipante al bando – la concessione per la realizzazione della piscina. Si dispone quindi di procedere con la stipula della Convenzione, avvenuta poi a settembre 2009 tra Altopascio Servizi Srl e Agm Costruzioni Spa. Il progetto originario prevedeva una spesa complessiva di 4.550.000 euro iva esclusa, completamente a carico dell’Agm; cifra diminuita del contributo di 1.630.000 euro, a carico della società Altopascio Servizi Srl (parte pubblica). Nel dicembre 2010 Altopascio Servizi Srl approva il progetto definitivo per una spesa complessiva di 5.396.000 euro oltre Iva.
Nel 2011 Altopascio Servizi srl viene chiusa e il Comune di Altopascio diventa quindi il nuovo soggetto che deve decidere sull’investimento per la piscina. Tra il dicembre del 2013 e il marzo del 2014, il Comune, in seguito a notizie apprese dal web su Agm Costruzioni, decide di revocare la proposta di delibera per la realizzazione della piscina e, successivamente, l’atto di subentro del Comune di Altopascio nella Convenzione. A giugno dello stesso anno, il Comune apprende che Agm Costruzioni si trova in stato di scioglimento e liquidazione: ne consegue, da parte dell’amministrazione comunale, l’avvio del procedimento amministrativo di revoca. Il Comune, però, torna sui suoi passi e, in seguito alle controdeduzioni inoltrate dall’Agm Costruzioni, decide, nonostante il quadro poco rassicurante (visto che l’Agm era in liquidazione) di soprassedere all’adozione di provvedimenti di autotutela e di procedere comunque all’approvazione di una nuova Convenzione con l’Agm stessa. A settembre 2014 con delibera del consiglio comunale viene approvato il subentro del Comune di Altopascio alla dismessa società Altopascio Servizi Srl nella convenzione originaria, sottoscritta a settembre 2009, per la realizzazione tramite project financing della piscina.