Cambio di destinazione per nuovo stabilimento, D’Ambrosio: “Iter regolare, ora l’azienda deve rispondere alle richieste di Comune, Regione e Provincia”

2 dicembre 2017 | 17:32
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Cambio di destinazione per nuovo stabilimento, D’Ambrosio: “Iter regolare, ora l’azienda deve rispondere alle richieste di Comune, Regione e Provincia”

Polemica sul cambio di destinazione d’uso di un terreno da agricolo a industriale, interviene il sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio, che spiega l’iter legittimo della variante.
“È legittimo che l’opposizione esprima le proprie posizioni – dice il sindaco D’Ambrosio – è anche legittimo, per quanto non condivisibile, che la minoranza preferisca che un’azienda storica del nostro territorio, AlpiPan, lasci Altopascio e vada ad investire altrove, ma non è possibile impedirle di esercitare i propri diritti. Come quello previsto dalla legge di avviare tutte le pratiche utili per realizzare un progetto di ampliamento aziendale. Ad Altopascio, oggi, parlano i fatti: AlpiPan, una delle aziende in crescita del nostro territorio, vuole continuare ad investire qui, con l’obiettivo di assumere, contribuendo così allo sviluppo di Altopascio. Ha manifestato l’esigenza di trovare un altro sito industriale rispetto a quello in cui si trova adesso, poiché necessita di più spazio per la produzione. La legge regionale, una delle più avanzate in Italia per quanto riguarda il contrasto al consumo di suolo, glielo consente. E l’amministrazione comunale ha deciso che quell’area poteva essere trasformata per diventare un sito produttivo, perché è inserita pienamente in una zona già industrializzata, dove sono presenti altre aziende e strutture commerciali, dove sono presenti le infrastrutture e le urbanizzazioni necessarie alle attività produttive e dove l’impatto ambientale e paesaggistico è circoscritto alla sola area interessata dall’intervento”.

“La proposta dell’azienda  – prosegue – è stata vagliata dalla conferenza di copianificazione, organismo deputato alla valutazione dei progetti. E la risposta, unanime, da parte di Comune, Provincia e Regione è stata la seguente: l’intervento di AlpiPan è realizzabile solo se vengono risolte alcune problematiche che riguardano la viabilità e la presenza della Via Francigena, che in quel tratto attraversa una zona industriale. Spetta quindi al privato prevedere gli interventi: da una parte sistemare l’accesso alla viabilità provinciale, dall’altra migliorare l’area, attualmente abbandonata, con opere che riqualifichino la zona nella sua interezza. Due interventi, a carico del privato, che porterebbero vantaggi, soprattutto il secondo, a tutti, non solo all’azienda. Sottolineo che il trasferimento di AlpiPan è vincolato al parere favorevole della Provincia per quanto riguarda la viabilità: quindi non solo è tutto alla luce del sole, ma ci sono più enti, oltre al Comune, che valutano e deliberano”.
“Ci siamo mossi – conclude D’Ambrosio – quindi rispettando le norme e rispecchiando lo spirito della legge regionale, che consente ai Comuni di adottare varianti puntuali per fornire tempi certi alle aziende, vincolando però ogni investimento al rispetto di prescrizioni specifiche, in tema di viabilità, salute, paesaggio, tutela storica e ambientale. Adesso, dopo l’adozione della variante da parte del consiglio comunale, si apre la fase delle osservazioni, che durerà 30 giorni”.