Montecarlo, maggioranza: “Piano strutturale, dall’opposizione disinteresse totale”

“Ci sentiamo in sincero imbarazzo soltanto nel rispondere all’ultimo delirio del Pd montecarlese”. Apre così la nota del gruppo di maggioranza Per Montecarlo in occasione della presentazione del nuovo piano strutturale di questa mattina (6 dicembre) che ha sollevato non poche lamentele.
“Comprendiamo – spiega il gruppo – il dramma personale sofferto dal segretario Franceschini al quale vengono richiesti sforzi sovrumani nel sopperire all’inettitudine dell’opposizione consiliare quanto nell’approfondimento di materie oggettivamente difficili che gli restano poi sconosciute ed incomprese. Capita, allora, che di fronte all’impossibilità di argomentare con serietà e con il rispetto minimo dovuto si soccomba all’impulso di cercare lo scandalo, seminare il dubbio, chiamando in causa sospetti ed interessi personali, cedendo a quella retorica populista di cui proprio Pd si vanta di essere argine. Ma le bugie hanno le gambe troppo corte a Montecarlo dove tutti ricordano ‘a macchia di leopardo’ soltanto un piano regolatore, quello del 1998 che, non a caso, sancì la debacle amministrativa della sinistra. I fatti ed i documenti, invece, parlano chiaramente. Non solo si ignora totalmente l’iter procedurale dettato dalla nuova legge regionale al quale il comune si è attenuto scrupolosamente lavorando di concerto con i dirigenti della Regione Toscana, ma di essa si trascura e misconosce totalmente il senso ed il valore più profondo che è possibile osservare proprio nelle scelte compiute da Montecarlo a tutela del suo ambiente e paesaggio. Ma a sbugiardare di fronte alla comunità montecarlese il Pd e l’opposizione è l’assoluta mancanza di un loro qualsiasi contributo, ufficiale o meno, critico o costruttivo, per tutto il lungo iter della variante generale. Dai momenti pubblici alla stessa campagna elettorale fino ai passaggi nei diversi consigli comunali il niente assoluto. Come emerge dai verbali – spiegano – non si registra nessun intervento ed un voto di astensione il 15 ottobre 2013 per l’avvio del procedimento, nessun intervento ed un voto di astensione sull’adozione del 31 agosto 2016, nessun intervento ed un voto contrario riservato alle controdeduzioni del 28 marzo scorso e nell’ultima seduta del 29 novembre il coerente abbandono dell’aula nascondendosi dietro vizi di forma e procedurali. Non solo il disinteresse totale – conclude il gruppo di maggioranza – ma la mancanza di argomenti mostrano, meglio di qualsiasi commento, l’interesse riservato dal Pd ed opposizione consiliare su questo importante tema per la comunità montecarlese, con particolare mortificazione per i pochi che li hanno anche votati”.