Filiera corta, a Lammari due nuove strutture per i bovini

21 dicembre 2017 | 11:48
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Filiera corta, a Lammari due nuove strutture per i bovini

Nei giorni scorsi l’assessore all’agricoltura e allo sviluppo economico del Comune di Capannori Serena Frediani, ha visitato due aziende agricole che, aderendo al Progetto integrato di filiera, hanno avviato i lavori per realizzare nuove strutture per ospitare i bovini. Il Pif, piano promosso dalla Regione Toscana, prevede un investimento totale di circa 5 milioni di euro e vede coinvolti diversi soggetti della filiera, dagli agricoltori ai trasformatori a enti di ricerca e istituzioni locali. Le aziende che si sono aggiudicate parte del finanziamento sono l’azienda agricola Baisi di Stefano Baisi e l’azienda agricola Boschi di Paolo Boschi, entrambe di Lammari.

Il Pif nasce dalla volontà di un gruppo di imprenditori agricoli lucchesi di valorizzare un prodotto povero come i cereali ad uso zootecnico, attraverso l’integrazione tra produttori e allevatori, innovando e stabilizzando rapporti esistenti tra i due comparti. Nell’azienda Baisi, la nuova stalla realizzata in un ampio spazio verde ospiterà circa 60 bovini per la produzione di latte. Prevista inoltre l’istallazione di una siepe naturale intorno al perimetro della struttura che permetterà di ridurre l’impatto ambientale dell’opera. Nelle intenzioni del titolare ci sarebbe anche il dotare la nuova struttura di un laboratorio di trasformazione del latte in prodotti caseari da vendere direttamente in azienda, perseguendo così le finalità della filiera corta e del cibo a chilometri 0. La nuova stalla dell’azienda Boschi, invece, sarà in grado di ospitare circa 200 animali, con larghi spazi per consentirne il movimento. In questo caso, si tratta di una moderna struttura che ospiterà bovini da carne e che, dato il numero elevato di animali, prevederà una serie di accorgimenti tecnici che ridurranno l’impatto ambientale generato dagli odori prodotti dai bovini. Sarà realizzata inoltre un’ala adibita ad infermeria, così come previsto dal regolamento Usl per garantire eventuali cure agli animali presenti nella struttura. Entrambe le strutture sono state concepite per massimizzare i parametri di benessere animale con la possibilità di lasciarli liberi nello spazio esterno alla struttura che sarà completamente recintato.