Incendio Rox: “Assurdo non usare dati centralina Porcari”

6 gennaio 2018 | 10:32
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Incendio Rox: “Assurdo non usare dati centralina Porcari”

Continuano le polemiche, dopo più di una settimana, per l’incendio che ha devastato lo stabilimento Rox di Porcari. Massimo Della Nina, consigliere comunale di opposizione della lista La Porcari che vogliamo chiede certezze sui dati dell’inquinamento provocato dal rogo.
“A quasi 10 giorni dall’accaduto – scrive Della Nina – Arpat ancora non ha provveduto a fornire i dati rilevati dalla centralina di Capannori. Già, perché i dati che tanto trepidamente, tante famiglie di Porcari stanno attendendo, ci saranno inviati da una centralina posta a circa 5 chilometri di distanza dal luogo dell’incendio. Ora ditemi voi il valore che gli stessi potranno avere quando l’unico dato che Arpat ha fornito fino ad oggi è quello relativo al raggio di ricaduta della nube tossica che si presume molto più ridotto rispetto a quello fornito all’inizio. Ma io, e immagino tanti altri concittadini, tranquillo non lo sono affatto. Anche perché se il raggio di ricaduta delle polveri è più limitato, di conseguenza i dati raccolti dalla centralina di Capannori non saranno veritieri ed attendibili, sul reale danno ambientale e sul rischio di intossicazione che noi abitanti di Porcari, abbiamo corso o corriamo; o peggio ancora correremo in futuro. Già, su questo rischio, reale o potenziale che sia, nessuno ci ha ancora fornito, a 10 giorni dall’incendio, la minima informazione o rassicurazione”.

“Ma perché – si chiede Della Nina – i dati sulle polveri sottili ci vengono forniti da Capannori, quando meno di un anno e mezzo fa, la centralina di Porcari fu riattivata grazie all’enorme pressione esercitata dall’omonimo comitato Riaccendete la centralina? Nell’occasione l’allora assessore Leonardo Fornaciari, ci assicurò che “…con questo sistema potremo conoscere con più precisione le cause dell’inquinamento ed adottare soluzioni ed accorgimenti mirati per quanto riguarda le azioni di contrasto allo smog”. Pochi giorni fa, invece, l’ora sindaco Leonardo Fornaciari, risponde a un post su Facebook che “la centralina di Porcari, su consiglio di Arpat, per non doppiare i dati di Capannori, rileva altri parametri, ovvero rilevazione ossidi di azoto (Nix) e indicatori meteo con pubblicazione giornaliera sul sito Arpat”. Quindi, non possiamo avere i “nostri” valori dell’inquinamento dell’aria, per non doppiare i dati di Capannori?”.
“Tutta questa empasse burocratica – conclude Della Nina – e questa preoccupante mancanza di informazioni, sarebbe stata superata se si fosse adottato un semplice provvedimento suggerito da una persona intelligente e responsabile: “l’adozione di centraline mobili che in realtà non si sono mai viste”, che avrebbero certamente mappato in modo serio il nostro territorio e sarebbero state in grado di darci dei dati attendibili. Volete sapere chi era questo “luminare”, con una visione tanto lungimirante del nostro territorio e delle sue problematiche? Riccardo Giannoni. Ancora lui!”.