Altopascio, a scuola si parla di polveri sottili

11 gennaio 2018 | 13:39
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Altopascio, a scuola si parla di polveri sottili

Questa mattina (11 gennaio) gli studenti delle classi prime della scuola media di Altopascio hanno potuto riflettere sull’impatto che le polveri sottili hanno sulla vita quotidiana. L’occasione è stata il secondo incontro organizzato dal Comune, insieme con l’associazione Natura di mezzo e l’istituto comprensivo, nell’ambito del piano comunale per la qualità dell’aria. Con il nome Aria protetta, vita più sana, infatti, l’amministrazione D’Ambrosio ha lanciato un progetto pilota di informazione e approfondimento sull’inquinamento atmosferico e, in modo particolare, sulle pm10.

Una campagna di sensibilizzazione vera e propria pensata per gli studenti e, in generale, per tutti i cittadini, che vuole far capire il peso che ognuno di noi ha nella produzione delle polveri sottili e gli effetti che queste generano sulla salute. Nel corso della mattinata sono state analizzate le misure di contenimento, i comportamenti virtuosi da adottare per migliorare, nel piccolo, la qualità dell’aria e, insieme con un referente di Arpat, è stato esplorato il portale dell’agenzia regionale per la protezione ambientale, che fornisce dati, strumenti e informazioni sempre aggiornate. “Nel piano comunale per la qualità dell’aria – spiegano il sindaco, Sara D’Ambrosio e l’assessore all’ambiente, Daniel Toci – vengono previste diverse iniziative che le amministrazioni possono, e a nostro avviso devono, mettere in campo per informare i cittadini sui rischi del pm10, spronarli ad adottare ogni giorno i comportamenti corretti e, nei giorni di massima concentrazione, seguire una serie di accorgimenti. Le polveri sottili non si vedono, non hanno odore, quindi siamo spesso portati a sottovalutarle, proprio perché non le percepiamo in modo tangibile. Però ci sono e nel nostro territorio il limite viene sforato sistematicamente, con gravi danni alla salute, soprattutto ai polmoni e al cuore. Per questo motivo abbiamo deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione sull’argomento, partendo dai nostri cittadini più giovani, con la speranza che possano diventare dei moltiplicatori di messaggio, magari parlandone a casa o con gli amici: di questo dobbiamo ringraziare anche i professori di scienze. Nel frattempo stiamo realizzando un video, molto semplice, su cosa fare, come e perché e a breve partiremo con una serie di affissioni e distribuzione volantini informativi sulle polveri sottili. Le ordinanze sono opportune, ma occorre che siano accompagnate da campagne divulgative che arrivino fin dentro le case delle persone, altrimenti continueremo a parlare lingue diverse”. Considerata la natura tecnica dell’argomento e l’età dei ragazzi, è stato necessario costruire un percorso ad hoc così che le informazioni fossero realmente comprese e interiorizzate. Sono state quindi proposte esperienze pratiche, riducendo al minimo le lezioni frontali, per incoraggiare gli studenti allo studio impegnandoli in attività manuali. Inoltre, sono stati illustrate quali siano le precauzioni da prendere nelle giornate particolarmente dense di polveri: “Evitare gli esercizi, le attività e gli sforzi fisici all’aria aperta nelle zone urbanizzate; anziani, bambini e soggetti affetti da malattie dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio devono addirittura evitare di rimanere a lungo all’aperto nelle zone dei centri urbani caratterizzate da maggiore intensità di traffico veicolare. E, infine – è stato spiegato nell’incontro – l’aria degli ambienti chiusi, ossia di casa, dell’ufficio, dell’aula scolastica, va ricambiata solo nelle prime ore della giornata, quando la concentrazione delle polveri è più bassa”.