
Sarà perché è una sorta di piatto ufficiale della lucchesia, sarà perchè ognuno ha la miglior ricetta di zuppa che si sia mai assaggiata, sarà perchè però come la faceva la mamma: la Disfida della zuppa continua ad appassionare, anno dopo anno, il pubblico “enogastronomo” lucchese. Seguendo le tracce degli ingredienti, alla Disfida 2018 vogliamo sapere cosa ne pensano i produttori. In ogni “stazione” inviteremo uno o più contadini e ortisti, professionisti o non, qualcuno insomma che produce uno o più elementi del mosaico alimentare naturale che gusteremo nella serata, persona informata sui fatti alimentari, insomma.
La formula è quella di sempre: 4 “zuppisti” si incontrano nelle cucine delle “stazioni” scelte, ristoranti o locali “storici” della zuppa e si confrontano con la propria ricetta di zuppa frantoiana che verrà proposta in piatti “anonimi” al confronto dei commensali/giudici.
I commensali/giudici, valuteranno le singole zuppe sulle schede voto in base a parametri definiti (la consistenza, l’armonia dei sapori, i profumi e sceglierà lo “zuppista” da mandare in finale.
Si comincia l’8 febbraio all’agriturismo alle Camelie, a Sant’Andrea di Compito, Capannori.
Gli sfidanti sono Marco Puccini di Colle di Compito che porta la zuppa che faceva la mamma che l’aveva imparata dalla nonna originaria di Loppeglia vicino a Borgo a Mozzano.
Emiliano Pardini, frantoiano del frantoio sociale del Compitese abita a S.Andrea di Compito ed è figlio d’arte. Dell’arte della zuppa, s’intende. La ricetta della sua zuppa viene direttamente dalla bisnonna cuoca (gli chef non c’erano ancora).
Guglielmo Pellegrino, 32 anni, fisioterapista ed osteopata, abita a Sant’Andrea di Compito da 1 anno circa. Si è trasferito con la compagna perché si sono innamorati del Compitese, diplomato all’alberghiero come cuoco è particolarmente appassionato alla cucina tradizionale. Partecipa in coppia con la suocera, Donatella Giusti, 57 anni, impiegata. Nella sua famiglia la zuppa è una tradizione e la ricerca degli ingredienti è accuratissima, specialmente per le erbe spontanee, ingrediente fondamentale che si è rivelato decisivo, talvolta nell’elaborazione del sapore vincente.
Dopo l’assaggio delle zuppe in gara la cucina “alle Camelie” propone una Bruschetta con olio extravergine bio dell’azienda, tagliata di pollo, formato di zucca e insalata di cavolo e radicchio, torta di mele acqua, vino, rosso bio dell’azienda caffè.
Tutti possono proporsi come concorrente/cuoco contattando i locali che ospitano la Disfida. L’impegno richiesto è quello di cucinare la zuppa per una delle serate della gara per la finalissima, in caso di vittoria dell’eliminatoria.
Tutti possono partecipare in qualità di giudice/commensale e passare un ottima serata tra amici, all’insegna della Biodiversità, cibo locale e di stagione, cultura orale, convivialità, basta prenotare un posto a tavola direttamente presso le stazioni ospitanti. La Disfida della zuppa si colcluderà il 10 marzo al Frantoio sociale dle Compitese.
Il costo della serata è di 25 euro a persona, 23 euro per soci SlowFood. (Ci si può associare la sera stessa al tavolo dell’associazione). Per info e prenotazioni: tel: 0583 55505 – info@allecamelie.it Per altre info slowfoodcompitese@gmail.com