Marchi (Energie per l’Italia): “Subito una strada per i martiri delle foibe”

Una strada per i martiri delle foibe. La chiede, a Capannori, il gruppo di opposizione Energie per l’Italia.
“Ormai è una storia – dice il consigliere Giovanni Marchi – che tutti gli anni puntualmente si ripete. Le minoranze del consiglio comunale di Capannori chiedono quando verrà dedicata una strada, una piazza o qualsiasi altra cosa ai martiri delle foibe e come di consueto la giunta glissa e dichiara “appena ce ne sarà l’occasione”. Oggi tutti si riempiono la bocca con le parola integrazione e razzismo, ma non si rende conto la giunta di Capannori, che quel dibattito, quelle promesse che vennero fatte in un consiglio comunale e su di un ordine del giorno votato tutti assieme è una forma anche questa di razzismo, una forma di discriminazione verso quelle persone che hanno sofferto? Oggi come tutti gli anni è il “giorno del ricordo”, un ricordo che dovrebbe essere vivo nei nostri cuori, anche perché purtroppo la morte non guarda in faccia a nessuno. Questo giorno è stato istituito dal parlamento italiano con legge nel 2004, al fine di rinnovare la memoria della tragedia di tutti gli Italiani e di tutte le vittime delle foibe, una storia che testimoniava l’odio politico ideologico e di pulizia etnica voluta da Tito per eliminare dalla Jugoslavia i non comunisti”. “Per l’amministrazione di Capannori – prosegue Marchi – sembra che le morti non siano tutte uguali. Per il giorno della memoria da poco trascorso, si sono giustamente organizzate manifestazioni, inaugurazioni, quadrangolari di calcio, e consegnate medaglie, Invece, per quanto riguarda il “ricordo” non viene trovato il tempo e neppure vicolo da intestare a questi martiri del comunismo. Mentre in altri comuni, non si dimentica la tragedia delle foibe e l’esodo di 350mila italiani, che ancora gridano giustizia e libertà di pensiero, mentre da altre parti si ricordano gli oltre 10mila morti della violenza titina nel Comune più grande della Piana queste cose sembrano non toccare la giunta capannorese e ancora più grave e più vergognoso è il consiglio comunale che non si ribella all’arroganza della giunta comunale”.
“Dopo aver votato e concordato – conclude Marchi – assieme a tutta la minoranza un preciso ordine del giorno, chiediamo al sindaco che patti e documenti votati assieme vengano rispettati. Può darsi che l’anno di amministrazione che resta porti consiglio, e chissà che prima delle elezioni del prossimo anno, non ci sia una nuova inaugurazione”.