Ambientalisti: “Impianto rifiuti Altopascio, punti oscuri”

“Dopo una prima assemblea pubblica, alla presenza della sindaca D’Ambrosio, e numerosi interventi sui quotidiani locali, sia cartacei che online, oltre ad un vivace dibattito sui social, siamo ancora in attesa delle risposte alle domande che sono state poste ed, anzi, approfondendo la vicenda, ne sorgono ogni giorno di nuove”. Con queste parole il Movimento dei cittadini contro l’impianto di rifiuti ad Altopascio mette sul tavolo ulteriori questioni relative al progetto di realizzare un impianto per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi vicino al centro storico di Altopascio, chiedendo al Comune di chiarire definitivamente la situazione e di far luce sul passato della ditta.
“La prima domanda – si legge in una nota – è che posizione ha ufficialmente assunto il Comune di Altopascio nelle tre conferenze dei servizi che si sono susseguite nel procedimento di autorizzazione, ovvero le riunioni tra Regione, Comune ed altri enti competenti per definire tutti i vari aspetti. La sindaca rispose che lei non aveva partecipato e non si ricordava se e chi vi avesse preso parte in rappresentanza del Comune di Altopascio. La seconda, sorta dopo un approfondimento del quadro normativo, è se, in qualche fase, è stato verificato il rispetto della distanza minima di 500 metri, prevista dalla normativa regionale, dal punto di scarico degli impianti dove sono conferiti rifiuti pericolosi rispetto agli insediamenti residenziali all’interno del centro abitato. Pur senza considerare le case sparse all’interno dell’area industriale l’esistenza di tale distanza, dall’impianto in questione rispetto a varie zone residenziali del capoluogo, appare fortemente dubbia”.
“Da ultimo – affermano gli ambientalisti – in seguito alla visura camerale storica della società a responsabilità limitata It Risorse, scopriamo che la stessa, prima di sbarcare ad Altopascio, aveva avuto altre unità locali in Toscana: a Livorno, con apertura il 3 giugno 2015 e chiusura il 30 novembre dello stesso anno e precedentemente nel territorio di Capannori, in via Traversa 74 a Lammari, con apertura il 10 marzo 2013 e chiusura il 31 maggio 2015. È curioso notare come al civico 76 di via Traversa a Lammari, in zona immediatamente adiacente se non coincidente, avesse un impianto di stoccaggio provvisorio di rifiuti pericolosi la Rd Eco-Servizi dichiarata fallita dal tribunale di Lucca in data 19 maggio 2015 (pochi giorni dopo anche la It Risorse abbandonò il territorio di Capannori). Successivamente l’impianto, sul cui cancello si leggeva ‘Punto Cobat’, fu messo sotto sequestro dall’autorità giudiziaria a causa delle sostanze pericolose che vi risultavano abbandonate”.
“Senza formulare nessun giudizio che non ci compete – conclude la nota – chiediamo alla sindaca D’Ambrosio se ha acquisito ulteriori informazioni sulle precedenti esperienze in Toscana dell’azienda It Risorse, prima di salutare con grande soddisfazione l’arrivo del nuovo impianto a ridosso del centro di Altopascio”.