Installazione di Acque Spa in Comune per la giornata mondiale della risorsa idrica

In occasione della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra ogni anno il 22 marzo, Acque SpA, gestore idrico del Basso Valdarno, nell’ambito di una serie di iniziative programmate sul territorio, quest’oggi ha posizionato in collaborazione con il Comune all’interno del municipio di Capannori una installazione intitolata Le tre dimensioni dell’acqua.
Si tratta di una infografica 3d che mette in relazione l’effettiva disponibilità di acqua potabile in varie zone del mondo: una risorsa che talvolta non riusciamo a “comprendere bene” né in termini di utilizzo né di importanza. L’infografica contiene alcuni importanti dati. Secondo l’Onu 0,28 metri cubi è il quantitativo minimo di acqua necessario in una settimana per vivere dignitosamente; 1,12 metri cubi è il consumo settimanale di acqua di un cittadino europeo per lavarsi, cucinare, pulire e bere, mentre 0,14 metri cubi è l’acqua a disposizione di un cittadino africano per fare le stesse cose in una settimana. Un miliardo e cento milioni di persone, circa un sesto della popolazione mondiale, non ha accesso ad acqua sicura e a servizi igienici adeguati. E’ importante quindi imparare a non dare l’acqua per scontato e risparmiare acqua adottando comportamenti sostenibili.
L’installazione è stata inaugurata questa mattina (22 marzo) alla presenza dell’assessore alla scuola Francesco Cecchetti e di Antonio Bertolucci di Acque Spa.
“Con questa iniziativa prosegue la stretta collaborazione tra la nostra amministrazione e Acque spa contro lo spreco idrico e il rispetto dell’ambiente, in particolare per ridurre l’utilizzo delle bottiglie in plastica – spiega l’assessore Francesco Cecchetti – Tra quelle già realizzate, rivolte in particolare a sensibilizzare le nuove generazioni, Usami e riusami con la quale abbiamo distribuito nelle scuole 3700 borracce per promuovere un minor utilizzo delle bottiglie di plastica usa e getta a scuola e il progetto Acqua Buona grazie al quale sulle mense scolastiche i bambini non bevono più l’acqua imbottigliata ma quella dell’acquedotto. Importante anche il ruolo svolto dai fontanelli sul territorio”.