L’ex assessore Toschi da suor Arcangela nella Siria piegata dalla guerra: “Capannori sia orgogliosa”

30 aprile 2018 | 11:31
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L’ex assessore Toschi da suor Arcangela nella Siria piegata dalla guerra: “Capannori sia orgogliosa”

L’ex assessore regionale alla cooperazione e alla pace Massimo Toschi racconta la sua esperienza personale del viaggio in Siria recentemente concluso durante il quale ha incontrato Suor Arcangela, una religiosa che da anni presta aiuto alla popolazione locale.

“Ho visitato città segnate da un grande dolore. Sette anni di guerra hanno lasciato tracce profondissima. Mancano le medicine, le scuole sono distrutte, le condizioni di vita sono pesantissime – racconta l’ex assessore regionale – sono stato dal 9 al 18 aprile in Siria. Ho visitato le città di Damasco, Homs Hama e Aleppo”. Cinquecentomila morti, un milione e mezzo di feriti, migliaia gli amputati. Questi sono i numeri di una catastrofe umanitaria indicibile che ha potuto toccare con mano Massimo Toschi.
“Il sindaco di Capannori Luca Menesini mi mandò il nome di suor Arcangela Orsetti delle suore di San Giuseppe dell’Apparizione e il numero del suo cellulare, chiedendomi di portarle i suoi saluti e quelli di tutta la comunità di Capannori. Io non ero in grado di garantire nulla – continua l’ex assessore – Aleppo oggi è una città di oltre due milioni di abitanti, con interi quartieri ridotti in polvere e non è semplice garantire il servizio delle comunicazioni”.
Suor Arcangela, partita per la Siria all’inizio degli anni ottanta è da sempre impegnata nella vita dell’ospedale, ma il punto alto sono stati gli ultimi sette anni. “Al telefono sento una voce vigorosa di chi non ha tempo da perdere. Fissiamo per il pomeriggio – continua nel racconto – l’ospedale ha una grande dignità e pulizia. Quando mi vede, mi butta le braccia al collo, lodando il mio coraggio, ma in realtà è questa suora che colpisce per la sua fede e la sua follia evangelica”. Toschi racconta il sorprendente incontro con la religiosa, colpito dall’incredibile forza di fede della donna. “Nella tradizione cristiana si parla dei folli di Dio. E i folli di Dio sono coloro che nelle sofferenze della storia si lasciano guidare dal folle amore di Dio, che li guida nelle tragedie del mondo. Ci sorprende suor Arcangela nel suo racconto della guerra, senza retorica, senza enfasi, sempre misurato sui bisogni concreti e reali dei malati”. “Per questo – continua Massimo Toschi – anche nei giorni amari delle bombe, suor Arcangela non si è mai sottratta alle cure dei bambini e della persone malate. Non ha buttato via nulla neanche i bossoli dei proiettili, che sono stati raccolti e con essi si sono fatti rosari per una preghiera continua ogni giorno nel tempo della guerra, perché le spade siano trasformate in falci e le lance in vomeri”. Il racconto dell’ex assessore prosegue con un profondo attestato di stima nei confronti di Capannori e della sua amministrazione: “La comunità di Capannori può essere orgogliosa di questa sua figlia che è figlia della pace”. Toschi racconta che le condizioni dello staff e degli infermieri in servizio nell’ospedale di suor Arcangela sono davvero precarie: “Per il suo ospedale chiede infermieri, ma non si lamenta, perché sa che la storia la fa il Signore e che la Provvidenza la conduce ben di più dei potenti della terra”. Il comunicato dell’ex assessore regionale toschi si conclude, in fine con un importante invito: “Alla fine (Suor Arcangela, ndr) mi porta a salutare la sua Superiora, gravemente ammalata. Tanta tenerezza e dolcezza in questa piccola comunità, che ha il suo centro nella cappella dove si raduna la preghiera di tutti.
Invitiamo suor Arcangela e avremo l’occasione di diventare migliori”.