I Comuni della Piana siglano patto per il cibo

14 giugno 2018 | 10:08
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I Comuni della Piana siglano patto per il cibo

Potenziare e valorizzare le filiere locali, ridurre lo spreco di cibo garantendolo anche alle fasce più deboli e diffondere stili di vita e comportamenti alimentari corretti e salutari. Esplosione di colori e profumi questa mattina (14 giugno) a Capannori per la presentazione del progetto Circulari Food, il progetto promosso da ben cinque amministrazioni comunali con il co-finanziamento di App, Sociolab, Slowfood e Laboratorio di Studi rurali Sismondi volto alla stesura di un vero e proprio piano intercomunale del cibo. A presentarlo l’assessore capofila alla partecipazione del Comune di Capannori Matteo Francesconi, l’assessore ai processi di partecipazione del Comune di Lucca Gabriele Bove, l’assessore al sociale del Comune di Altopascio Ilaria Sorini, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Porcari Lisa Baiocchi, il consigliere comunale di Villa Basilica Manuel Chiesi, Lorenza Soldani di Sociolab, Antonella Giusti di Slow Food e Silvia Innocenti di Laboratorio di Studi rurali Sismondi.

Ma di che cosa si tratta? Il piano intercomunale del cibo, ovvero l’insieme di azioni volte a migliorare la produzione, la distribuzione e il consumo di alimenti che garantiscono il diritto all’alimentazione per tutta la popolazione, è l’obiettivo a cui mirano le amministrazioni al termine di un percorso di progettazione partecipata che affronterà, naturalmente in maniera condivisa con la comunità locale, il tema del cibo. Circulari Food, infatti, intende affrontare una tematica di ampio respiro, come appunto il diritto al cibo e tutte le sue declinazioni, attraverso un percorso di conoscenza, formazione e condivisione che coinvolgerà interlocutori privilegiati, operatori della filiera alimentare ma anche i ragazzi all’interno delle scuole.
“Il progetto, – ha spiegato Matteo Francesconi – che verte maggiormente sullo spreco alimentare e su politiche di riduzione dei rifiuti, è stato finanziato dalla Regione e non è altro che l’evoluzioni di altri progetti già attivi sul nostro territorio nati per creare maggiore sensibilità e una cittadinanza attiva su temi a noi molto cari come appunto quello del cibo”.
“Questo – ha aggiunto Gabriele Bove del Comune di Lucca – è un progetto che valorizza il nostro territorio e ci rende anche più consapevoli della bellezza della nostra terra. Un gioco di squadra che sottolinea la maturità politica su questo tema, una Piana che riesce ad andare oltre i proprio confini. Tra i temi principali senza dubbio quello delle scuole ma anche la qualità della vita che, si sa, passa anche da una sana alimentazione. Le mense scolastiche, ad esempio, sono un volano positivo non solo per i ragazzi ma anche per gli adulti che imparano da essi. Il Piano del Cibo – continua Bove – è un obiettivo molto ambizioso e strategico per il nostro territorio volto al miglioramento della salute e dello stile di vita dei cittadini. Un’attenzione particolare sarà rivolta anche alle fasce più deboli: purtroppo – conclude – sappiamo bene che molte famiglie del nostro territorio fanno fatica a portare la cena in tavola ed è anche da loro che deve partire una buona educazione alimentare”.
Il percorso, come ha spiegato Lorenza Soldani di Sociolab, sarà articolato in 5 fasi: definizione dei principi, ispirazione, una prima mappatura dei portatori di interesse del territorio come enti ed aziende e co-progettazione del piano. Dopo questa prima mappatura è prevista, per il 28 settembre a Palazzo Ducale, una giornata d’ispirazione da cui successivamente partiranno sul territorio ‘focus groups’ di discussione e di progettazione su specifiche aree di interesse. Alla fine del percorso si prevede inoltre la nascita di un Consiglio del Cibo, un organismo a carattere consultivo e propositivo per le politiche alimentari. Ma non finisce qui: Circulari Food a breve sarà online con uno spazio dedicato sulla piattaforma regionale Open Toscana. Nel frattempo è possibile richiedere informazioni a pianodelcibo@gmail.com.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche all’azienda agricola Carraia che per l’occasione ha donato al Comune una cesta di ortaggi nati grazie a un progetto Anffas.

Giulia Prete