Altopascio, l’opposizione corregge Toci: “Cimiteri, aumenti fino al 51%”

“Resterà nella storia la sua affermazione che la giunta D’Ambrosio ha aumentato le tasse cimiteriali per evitare che Altopascio diventi le isole Cayman dei defunti”. Dura replica dei consiglieri comunali di minoranza alle affermazioni del vicesindaco Daniel Toci con cui giustifica la scelta di aumentare le tariffe cimiteriali ad Altopascio. “Come purtroppo accade spesso – spiegano Insieme per Altopascio e Lega Nord – ci troviamo costretti a dover correggere le numerose inesattezze, diffuse dagli esponenti di maggioranza, nel goffo tentativo di giustificare le proprie scelte sbagliate. Questa volta è il turno del vicesindaco Daniel Toci che inizia con il minimizzare il maxi aumento delle tariffe cimiteriali dichiarando che è limitato al 24%. Se prima avesse letto meglio gli atti, e fatto pochi e semplici calcoli da scuola elementare, avrebbe scoperto che la concessione del terreno per la costruzione di una tomba ha un aumento del 51% della relativa tariffa. Per quanto riguarda i loculi singoli c’è un aumento medio del 25,5% (con punte del 31% nelle file più alte) ma per i loculi doppi per i coniugi (di gran lunga il caso più frequente) l’aumento medio è del 45% (con punte del 51% nelle file più alte)”.
“In commissione consiliare lo stesso Toci ha affermato poi che in passato Altopascio – prosegue la nota – avendo per scelta politica delle vecchie amministrazioni le tariffe più basse di tutti gli altri comuni sarebbe diventata come le Isole Cayman: tutti venivano a farsi seppellire qui per pagare di meno. Crediamo che accostare dei facoltosi evasori fiscali a delle famiglie che spesso non hanno grandi disponibilità economiche – e si trovano in un momento di dolore – sia un paragone che si commenta da solo. Così come è veramente arduo immaginare che qualcuno scelga di seppellire il proprio caro a molti chilometri di distanza, senza che il defunto abbia un forte legame con il nostro territorio ma solo per pagare di meno. Dichiarazioni che resteranno nella storia e crediamo che possano interessare qualche autore comico importante. Quanto al confronto con le tariffe di altri comuni che fa il vicesindaco, affermando che quelle di Altopascio, anche con questo maxi aumento, rimarrebbero le più basse diciamo che anche qui, purtroppo, ha fatto male i conti. Nelle tariffe di altri comuni, infatti, sono comprese opere accessorie, dal costo non indifferente, che ad Altopascio si pagano a parte. Ma, al di là di tutto, la valutazione politica che dovrebbe essere fatta è che erogare il servizio di sepoltura ai defunti è un servizio pubblico che non può essere valutato con un criterio esclusivamente aziendalistico: tanto costa la gestione dei cimiteri, tanto si deve incassare con le tariffe. Sarebbe come dire, ad esempio, che per il trasporto scolastico, per il trasporto dei disabili, per la cultura e così via, si deve spendere solo l’equivalente di ciò che questi servizi generano come entrata economica diretta. Nella gestione delle risorse chi amministra deve sapersi dare delle priorità che vadano incontro al cittadino, mentre, invece, continuiamo ad assistere ad una politica di rigore sui servizi al cittadino quando, su altri versanti, non si bada a spese per interventi e iniziative di utilità limitata o per incarichi e consulenze esterne. Purtroppo emerge ogni volta la pochezza di una amministrazione che non è capace di amministrare Altopascio. A pagarne le conseguenze, al solito, sono i cittadini”.