Menesini: “Ok delibera, Reti Ambiente può restare pubblica”

21 giugno 2018 | 13:40
Share0
Menesini: “Ok delibera, Reti Ambiente può restare pubblica”

Piena operatività per Reti Ambiente, il nuovo gestore unico dei rifiuti dell’Ato Toscana Costa. È soddisfatto della delibera di questa mattina (Leggi l’articolo) il sindaco di Capannori, Luca Menesini, uno di coloro che, da tempo, spinge affinché la nuova società mantenga una gestione totalmente pubblica.
“Reti Ambiente parte – dice Menesini – e lo fa con una composizione interamente pubblica. Come Comune di Capannori lo richiedevamo da tempo. Adesso parte una fare in cui si faranno tutti quegli approfondimenti per capire se ha senso continuare sulla strada della società mista o se è meglio una società pubblica”.

“Intanto – prosegue il primo cittadino – proseguiamo nella strada della realizzazione di una società unica, che riunisce quattro province. Un gestore unico che risponde ai sindaci e ai Comuni e che ne segua le indicazioni politiche, che per quanto ci riguarda sono quelle della differenziata spinta, del riciclo e del riuso e dell’economia circolare”.
Entro il 2018, comunque, si dovrebbero concludere gli approfondimenti per capire se ‘vincerà’ la tesi della società totalmente pubblica: “Ma intanto – dice il sindaco di Capannori – prende il via la piena operatività della società, che significa poter iniziare a procedere con gli acquisti congiunti, a compiere tutti gli atti propedeutici alla fusione delle singole società attualmente esistenti, affinché si creino i presupposti per una realtà efficace e a scambiarsi le buone pratiche”.
Nel cda di Reti Ambiente c’è l’attuale presidente di Ascit, Gatti: “Anche questo – commenta Menesini – rappresenta per noi un altro elemento positivo, perché è una conferma dei risultati ottenuti in questi anni dalla società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Capannori”.
E per gli altri Comuni? Lucca è in salvaguardia fino al 2029 con la società Sistema Ambiente. Ma nulla vieta che Reti Ambiente, che adesso ha la possibilità di attuare una sua autonoma politica industriale, non decida di liquidare il socio privato della società lucchese e subentrare a Sistema Ambiente. I Comuni, invece, che come Coreglia, fra gli altri, vedono scadere la gestione entro la fine dell’anno, grazie alla delibera di questa mattina potranno affidare il servizio direttamente a Sistema Ambiente senza effettuare nessun altro passaggio.