Consiglio sul bilancio a Montecarlo, Pd: “Una farsa”. Progetto Montecarlo: “Pura propaganda”

“Un consiglio comunale grottesco, degno della commedia italiana, una farsa degna di Totò. Peccato che in ballo ci sia la vita dei cittadini montecarlesi, in termini sociali ed economici”. Così commenta il consiglio comunale sul bilancio il segretario del Pd di Montecarlo Franco Franceschini.
“Niente è cambiato nel panorama politico dopo lo tsunami indagini – dice – Quello sì che doveva stimolare una seria riflessione politica sulle aspettative dei cittadini. Chiamati ad assistere a quella che doveva essere una chiara riflessione, di fatto ci ritroviamo con le perle del consigliere delegato al bilancio Tocchini, che ci comunica: “Si può vincere anche indagati, vedete il caso Giurlani sindaco di Pescia”. Il tutto senza, diciamo noi, voler minimamente pensare alla diversità delle indagini dei due Comuni. E bravo Tocchini. Tant’è che la lingua batte dove il dente duole, l’importante è vincere. La difesa del sindaco ai due assessori che hanno rimesso le deleghe senza aver ricevuto solleciti in tal senso”.
“In un crescendo di accuse e difese – prosegue Franceschini – esce il nome dell’ormai ex sottosegretario Luca Lotti. Ecco, è proprio quello il fulcro del problema: se ti ritieni innocente (come poi si è visto per Lotti) perché dimetterti? Ma non possiamo, in un impeto anche encomiabile, dimetterci per rimuovere ogni dubbio, salvo poi, come affermato dal sindaco, continuare comunque, senza delega o titolo, a svolgere le antiche mansioni, così, tanto per dare una mano. Non è che uno salva in via ufficiale la faccia, per poi (in via ufficiosa) accompagnare il nuovo relatore del piano, architetto Bedini, sul territorio”.
“Ma perché dal momento che, come precisa il sindaco, i due assessori erano così utili – prosegue il segretario Pd – le remissioni delle deleghe non sono state respinte? Non sarebbe forse stato un atto di stima ben maggiore di una difesa in un Consiglio con pochi ed avversi spettatori? Eppure non una parola sul piano strutturale adottato e approvato in prima battuta, ma che guarda caso durante l’indagine viene cambiato, togliendo i terreni che, forse, in qualche modo potevano riferirsi ad indagini o ad interessi personali, scaricando la colpa sulla Regione e sulla conferenza di servizi. Peccato che la stessa sia datata 9 giugno 2016 mentre il piano adottato e approvato sia del marzo 2017, cambiando le carte anche in presenza di una procedura che per certi versi fa pensare al barattolo del miele, aperto e poi richiuso, ma le ditate quelle restano. Non si parla dell’intrusione in Comune, celando ai cittadini che fossero forze dell’ordine che svolgevano il loro mandato di sera, così da non creare sconcerto. Come detto in consiglio comunale dal sindaco venivano per “Comuni limitrofi”, che poi tanto distanti non erano visto il prosieguo delle indagini. Ma questo Consiglio, che in qualche modo voleva fugare l’inquietudine del cittadino, altro non è stato che un balbettio e un tono muscolare. Di fatto l’anticamera della nuova campagna elettorale, senza il rispetto dell’onore e dell’onere del governo del territorio”.
“Ma lasciateci pure qualche dubbio – chiude Franceschini riferendosi anche al piano strutturale e ai presunti interessi dell’ex assessore Tocchini – Apriamo le finestre concittadini: in cielo c’è Dumbo che vola”.
Alle polemiche si aggiunge anche Stefano Nacchi del gruppo di minoranza Progetto Comunità che entra invece nel merito del bilancio: “Ancora una volta – dice – devo rispondere per contestare le trionfalistiche ricostruzioni che il sindaco Fantozzi e la sua amministrazione fanno circa gli interventi approvati nell’ultimo consiglio. Il saldo positivo di 342.723,99 euro creato esclusivamente dell’imposizione fiscale massima che i cittadini montecarlesi da anni stanno subendo, a fronte di servizi sempre più scarsi, e a investimenti strutturali Inesistenti, è in realtà per quasi il 50% vincolato e quindi usufruibile per 201mila euro e spiccioli. L’amministrazione ha deciso di impegnare 140mila (non 150mila come ha scritto), di questi nemmeno 1 euro è stato investito per il rifacimento del manto stradale sempre più precario con i rischi sempre maggiori per l’incolumità delle persone e dei mezzi che vi circolano. I 20mila euro sbloccati non sono altro che il pagamento del Comune di Altopascio per i lavori fatti in compartecipazione addirittura nel 2016 (asfaltatura di via San Giuseppe) e dopo quasi 2 anni non ancora liquidati (anche questo dato stride con il dato dei pagamenti puntuali). La messa in sicurezza idraulica in località Carbonata per un importo di 7.500 euro è anche questo un intervento realizzato dal Comune di Altopascio e messo in liquidazione. Se dai 140mila euro ne vengono tolti 27.500 ne rimangono soltanto 112.500 che sono niente rispetto a tutti i lavori promessi e che i cittadini si aspettano da anni”.