Comitato Tassignano: via del Casalino va liberata da auto

4 luglio 2018 | 11:48
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Comitato Tassignano: via del Casalino va liberata da auto

“Il paese di Tassignano attende da decenni che il traffico sulla via del Casalino, che lo ricordiamo anche agli ecologisti dell’ultim’ora inizia dall’incrocio della stessa con via Chelini a nord e termina alla confluenza su via Tazio Nuvolari a sud, sia drasticamente ridotto per riqualificare e rendere più vivibile il centro abitato della frazione, oggi soffocato dal transito caotico e dalle code interminabili al passaggio a livello”. Lo dice il comitato di Tassignano, prendendo la parola sui progetti di nuova viabilità legati al raddoppio della ferrovia.

“Nell’attesa che il progetto di soppressione delle barriere ferroviarie e della viabilità collegata proceda verso la realizzazione – si spiega -, nel rispetto delle misure di tutela ambientale stabilite dagli enti preposti, è però necessario ed urgente realizzare su via del Casalino degli attraversamenti pedonali rialzati per mettere in sicurezza i pedoni, visto che diversi di loro sono stati vittima di incidenti con conseguenze anche gravi. Questo comitato paesano, apolitico, che esiste da decenni anche se c’è qualcuno che ora fa finta di non saperlo, torna a ribadire che il raddoppio della ferrovia Firenze-Viareggio, la soppressione dei passaggi a livello, la realizzazione delle opere sostitutive e della viabilità collegata, deve rappresentare l’occasione per togliere il traffico di attraversamento dai centri storici ed abitati dei paesi rendendoli più vivibili e per ricucire il territorio delle frazioni di Capannori, Paganico e Tassignano, che di fatto ormai costituiscono sotto il profilo urbanistico un unico agglomerato urbano. Ricucitura che non si può certo ottenere solo con la costruzione di sottovia alle intersezioni della viabilità comunale con la via Chelini, che anzi dimostrerebbero ancor di più che quest’ultima strada non è più attraversabile se non in pochi punti ben individuati tramite sottovia e/o cavalcavia , assimilandola alle autostrade, superstrade e ferrovie. L’Anas ci aveva già pensato trasformando via Chelini in una superstrada del tipo bretella Lucca-Viareggio. E pensare che questo tipo di infrastrutture divisive per antonomasia ed attraversabili solo in pochi punti prestabiliti, siano il modo per ricucire il territorio della zona centrale del Comune, è una contraddizione in termini ed un paradosso inaccettabile e ridicolo”.