“Bimbi non ammessi perché stranieri”, Sinistra con Capannori solidale con famiglie di Monfalcone

18 luglio 2018 | 15:53
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“Bimbi non ammessi perché stranieri”, Sinistra con Capannori solidale con famiglie di Monfalcone

“Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri”. Apre citando Don Lorenzo Milani la nota di Sinistra Con Capannori che dopo aver appreso che “la sindaca leghista di Monfalcone Anna Maria Cisint ha previsto un tetto massimo del 45 per cento di bambini stranieri per ogni classe della materna” ha voluto esprimere la propria solidarietà alle famiglie dei bambini “esclusi”.

“A Monfalcone – spiega Francesco Cerasomma di Sinistra Con Capannori – la comunità straniera più numerosa è quella proveniente dal Bangladesh con il 33,7 per cento, stiamo parlando di persone che vivono sul territorio da anni, non clandestini, che lavorano e pagano le tasse e come tutti hanno bisogno che la scuola tenga i loro i figli nelle ore lavorative. La scuola – scrivono – fa molto di più del semplice babysitteraggio, la scuola è multiculturalismo, è il luogo in cui i bambino impara a vivere insieme agli altri, apprendendo la lingua gli usi e la tradizione del paese. La sindaca bloccando l’accesso a questi bambini non solo ha danneggiato la comunità straniera ma anche l’intera comunità italiana di Monfalcone. Se non ci sono abbastanza strutture per ospitare tutta la popolazione titolare di diritti un sindaco – conclude Sinistra Con Capannori – deve almeno provare a cercare fondi o strutture per alloggiare gli alunni, è inaccettabile che il problema venga scaricato sui comuni limitrofi”.