Francigena Festival: oltre 250 studenti da tutto il mondo a scuola di musica nella Piana

14 agosto 2018 | 08:59
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Francigena Festival: oltre 250 studenti da tutto il mondo a scuola di musica nella Piana

L’ultimo si è iscritto “last minute” da Melbourne, Australia, affascinato dall’ascolto di uno degli 11 concerti che compongono il cartellone della ottava edizione del Francigena international arts Festival ed è volato qui per migliorarsi come musicista. Va a aggiungersi agli altri 250, che provengono da tutto il mondo, studenti e insegnanti di musica che scelgono la Piana di Lucca per perfezionare la loro conoscenza musicale e scambiarsi idee e tecniche di esecuzione.

Un grande successo in un territorio dove da anni si susseguono i dibattiti e gli interventi sul turismo culturale, su come attrarre persone di un certo livello a Lucca e , più che altro, farli  permanere per settimane da noi, con evidenti benefici per la nostra economia e la nostra immagine.
C’è chi, senza tanti proclami ma conquistando una sempre maggiore autorevolezza e capacità attrattiva, ci riesce ormai da otto anni: il Francigena International Arts Festival, manifestazione creata dal prof. Marco Lardieri, che da anni dirige la prestigiosa scuola di musica Accademia Geminiani di Altopascio.
“Come felicemente è stato definito da un giornalista durante la conferenza stampa di Capannori- dice lo stesso Lardieri – abbiamo creato uno dei più importanti Erasmus musicali al mondo. Un mese in cui tantissimi musicisti giovani entrano in contatto con coetani e professori di musica affermati, insieme a musicisti di fama mondiale che tengono le masterclass, lezioni di approfondimento che sono l’esaltazione dell’amore per la musica e che arricchiscono tutti. Per questo i migliori vengono da noi e quando sono qui li coinvolgiamo in concerti che, come quest’anno, catturano tantissimi consensi e avvicinano molte persone alla musica colta”.
Tutto questo ha poi una grande ricaduta economica e di immagine per la Piana di Lucca: per un mese 250 studenti che vivono a Altopascio e Capannori sono sicuramente un importante contributo all’economia locale. Oltre a questo c’è poi il grande ritorno di immagine che questa grande manifestazione comporta : una volta tornati nel loro paesi, i frequentatori parlano così bene di Lucca e della Piana che sicuramente fanno venire la voglia di visitarci a tanti altri.
Gli studenti di quest’anno arrivano da Russia, Australia, Francia, Inghilterra, Olanda, Germania, Belgio, Lettonia, Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca e Cina.
“Facciamo tutto questo con grandi sacrifici, proporzionali alla soddisfazione che ricaviamo da questa iniziativa e dai sorrisi e i ringraziamenti che riceviamo a distanza di anni dai partecipanti – conclude Lardieri- . Insieme al piacere di creare reddito per tanti esercizi commerciali e ricettivi, è questa la molla che ci spinge a proseguire in questa difficile ma bellissima impresa”.