Il parco di Villa Torrigiani è il “Più bello d’Italia”

Il giardino più bello d’Italia si trova a Lucca e, più in particolare, nella Villa Torrigiani di Camigliano. Il parco della villa capannoresi ha infatti vinto il primo premio per la categoria ‘parchi privati’ della 16esima edizione del concorso promosso dal network ilparcopiubello.it, che premia le più incantevoli bellezze verdi italiane. Questa mattina (22 agosto) si è tenuta la cerimonia ufficiale di premiazione a cui ha partecipato anche il primo cittadino di Capannori Luca Menesini che ha espresso tutta la sua soddisfazione per questo riconoscimento.
“È un vero onore per tutta la comunità capannorese che il parco di villa Torrigiani abbia ottenuto questo prestigioso riconoscimento – ha detto Menesini -. Un premio che ci inorgoglisce e che va a favore di tutto il territorio, perché contribuisce a promuovere le nostre bellezze e in particolare il sistema delle ville storiche che rappresenta uno dei principali volani di sviluppo turistico di Capannori a livello nazionale ed internazionale. Mi complimento con i proprietari di Villa Torrigiani per l’impegno, la cura e la passione con cui mantengono questo straordinario patrimonio che oggi ha ottenuto un meritato ed ambito premio”.
Il Parco più Bello da oltre quindici anni seleziona i parchi e i giardini pubblici e privati visitabili per promuovere a livello nazionale e internazionale un “turismo verde” di qualità che permetta al grande pubblico di scoprire questo prezioso patrimonio ad oggi ancora poco conosciuto.Per la selezione dei vincitori sono stati valutati i parametri previsti dal regolamento del concorso: l’interesse storico-artistico e botanico, lo stato di conservazione, gli aspetti connessi con la gestione e la manutenzione, l’accessibilità, la presenza di servizi, le relazioni con il pubblico e la promozione turistica. La giuria si compone di 6 esperti del settore: Vincenzo Cazzato (presidente, università del Salento, per anni coordinatore del comitato ministeriale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Alberta Campitelli (già dirigente dell’ufficio ville e parchi storici della Sovrintendenza ai beni culturali del Comune di Roma), Marcello Fagiolo (già presidente del comitato nazionale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Ines Romitti (architetto paesaggista Aiapp-Ifla), Luigi Zangheri (già presidente del comitato scientifico internazionale per i paesaggi culturali Icomos-Ifla), Margherita Azzi Visentini (politecnico di Milano; istituto veneto di lettere, scienze ed arti).
Questa la motivazione con cui la giuria ha selezionato il parco vincitore: “La Villa Torrigiani costituisce un’importante presenza all’interno del sistema di ville della Lucchesia, in una posizione splendida, ai piedi delle colline, inquadrata in un armonioso paesaggio. Un maestoso viale di cipressi secolari lungo 700 metri introduce alla residenza con la sua grandiosa facciata caratterizzata da un doppio ordine di serliane. Il giardino si caratterizza a sua volta per le sue articolate stratificazioni: se infatti l’impianto originario dei Bonvisi risale al Cinquecento, quello barocco seicentesco di Nicolao Santini, ambasciatore lucchese alla corte di Luigi XIV, si ispira al gusto francese (è stato fatto il nome di Le Nôtre), mentre quello ottocentesco del marchese Torrigiani porterà alla creazione del parco romantico secondo una moda assai diffusa nella Lucchesia. Il prezioso giardino barocco si articola secondo un asse comprendente fontane e il bellissimo giardino di flora, rarissimo esempio di giardino di fiori ancora conservato con il prezioso disegno delle aiuole destinate a ospitare fioriture, chiuso da un padiglione a pianta ottagonale caratterizzato da una cupola coronata dalla statua della dea e da imprevedibili giochi d’acqua. Il giardino è poi collegato con il livello soprastante, dominato dalla grande peschiera, da un articolato e scenografico sistema di scalinate a doppia rampa con statue e vasi che ospita al suo interno un percorso di grotta. Alla notevole varietà di esemplari arborei si aggiunge anche la collezione di camelie in varietà ottocentesche che fanno di questo giardino un vero capolavoro anche sotto il profilo botanico. La manutenzione del giardino da parte dei proprietari attuali Colonna di Stigliano è esemplare in quanto assicura regolari aperture al pubblico”.