Maxi rogo sul Serra, solidarietà di Slow food Toscana

26 settembre 2018 | 13:05
Share0
Maxi rogo sul Serra, solidarietà di Slow food Toscana

L’esecutivo regionale di Slow food Toscana esprime piena solidarietà agli abitanti e ai produttori dei Monti Pisani, colpiti in queste ore da un terribile incendio, attivandosi a fianco della Condotta locale e dei produttori per la realizzazione di iniziative di sostegno e sensibilizzazione. 

“Ci vorranno decenni e parecchi milioni di euro stimati da Cia Toscana – dice Giuseppe Fusco, fiduciario della condotta Slow Food Pisa e Monti Pisani – per ripristinare i danni. Ci sono costi che non è possibile stimare al momento, necessari affinché questi terreni devastati tornino ad essere terreni produttivi. Rimarrà un segno visibile per molto tempo. Rispetto a ieri – prosegue Fusco – la situazione è migliorata, ma sono ancora presenti alcune criticità. L’aereoporto di Pisa è stato chiuso per consentire ai mezzi antincendio la piena operatività. Il governatore Rossi ha dichiarato lo stato di emergenza e ordinato lo stop alla caccia nei luoghi del rogo. Ci sono aziende agricole in emergenza: piccoli produttori di grande qualità e l’intero ecosistema del bosco è compromesso. Siamo fiduciosi che l’incendio sia contenuto grazie anche al lavoro incessante di moltissime persone. Il fronte ora si estende da Vicopisano a Buti. Purtroppo ci avevano già provato. A fronte di questa incomprensibile stupidità, desidero maggiormente ringraziare le amministrazioni e le istituzioni che si sono attivate prontamente e i volontari e addetti che hanno lavorato alacremente anche a rischio della propria vita. Gli incendi dolosi – prosegue – non sono nuovi in questa zona, ma solo con il tempo sarà possibile chiarire se ci sono intenti speculativi o solo la stupidità umana dietro questo spaventoso incendio che sta causando danni gravissimi all’ambiente e all’olivicoltura con la perdita di gran parte del patrimonio di piante secolari presenti nella zona e conseguente perdita della biodiversità olivicola. I Monti Pisani – conclude – sono un piccolo ecosistema ricco e vitale, non solo da tutelare passivamente ma da valorizzare per la qualità dei sistemi antropici che nei secoli vi si sono affermati, per la sostenibilità che le attività delle piccole aziende, integrate con l’ambiente naturale, riescono ad esprimere”.