Ds Smith, si attende ultimo sì per ampliamento. Comitati sempre sul piede di guerra

No al raddoppio della Ds Smith. Lo ribadisce, alla vigilia della conferenza dei servizi, il coordinamento dei comitati: “Tra l’indifferenza generale domani (10 ottobre, ndr) – dicono i comitati – verrà deciso in conferenza di servizi il raddoppio della Ds Smith. Nella riunione precedente dell’11 settembre il Comune di Capannori si è limitato ad inviare un documento senza nemmeno presenziare e le osservazioni partivano da presupposti parziali ed errati, ovvero che le emissioni non sarebbero aumentate. Che l’azienda lo dichiari non ci meraviglia, ma che si possa credere che raddoppiando la produzione industriale si possano mantenere le emissioni inalterate richiede una buona dose di ingenuità”.
“L’energia necessaria al raddoppio della lavorazione – spiegano dai comitati – comporterà maggior combustione di metano che produrrà certamente maggior quantità di ossidi di azoto e i 40mila automezzi pesanti in più ogni anno porteranno certamente polveri sottili e non solo. Sì, quel particolato e ossidi di azoto per cui già ora sforiamo tanto da prendere una pesante sanzione dalla commissione europea. Figuriamoci dopo. La stessa azienda deve ammettere che le fumane aumenteranno del 84 per cento veicolando nell’aria per mezzo dei vapori le numerose sostanze semi sconosciute che si sprigionano durante il processo di essiccamento della carta. Porcari, pur avendo finalmente preso atto di quanto da anni da noi richiesto in merito alla problematica degli odori, ha minimizzato sulle altre, forse meno direttamente percepibili dai cittadini, ma non meno pericolose per la salute, limitandosi a richiedere qualche promessa dell’azienda sull’uso del trasporto su treno e di mezzi meno impattanti e sul fatto che resti un po’ di acqua per l’agricoltura nel rio Fossa Nuova”.
“Siamo certi che l’azienda tranquillizzerà tutti in merito – prosegue la nota – come già altre cartiere importanti hanno fatto a Capannori per garantirsi l’ampliamento, salvo poi non attuarle. L’azienda dichiara che diminuiranno i prelievi dalla falda sfruttando l’acqua superficiale, ma nonostante la nostra specifica richiesta in merito non si parla di una riduzione nell’autorizzazione di emungimenti dal sottosuolo. Durante tutto il periodo di siccità estiva, ogni anno sempre più prolungata, con i canali al minimo e il tubone interdetto per accordo con gli agricoltori, l’eccedenza necessaria dove verrà prelevata? Dalla falda già ai minimi? Aggravando così la subsidenza? O poco verosimilmente in tutti i mesi estivi rallenterà la produzione? Tanti altri sono i problemi legati a quest’intervento quali il raddoppio della produzione del pulper, gli scarichi in superficie, l’innalzamento di una barriera alta 25 metri nel cono di atterraggio e decollo dell’aereoporto che parteciperà al suo deprezzamento”.
“Chiunque dovesse autorizzare – conclude la nota dei comitati – è bene che abbia chiara tutta la situazione, perché avrà la responsabilità delle problematiche che ne potranno scaturire”.