Stop alla plastica in fiumi e canali, firmato il protocollo

Da tempo si sente spesso dire che un batter d’ali di una farfalla può provocare addirittura un uragano dall’altra parte del mondo. Una teoria affascinante che può suonare anche un po’ bizzarra, ma che parrebbe sorprendentemente vera. A crederci anche il Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Ascit e i Comuni di Capannori, Porcari e Altopascio che questa mattina (17 ottobre) si sono riuniti per firmare insieme un protocollo d’intesa innovativo e importantissimo per la tutela del mare e delle tartarughe marine. Cosa c’entra un progetto simile con la nostra piana? E’ proprio questo il battito d’ali: una campagna per prevenire e combattere, con ancora maggiore efficacia, gli incivili che utilizzano i corsi d’acqua come discarica: e così facendo contribuiscono, non poco, a far sì che i rifiuti finiscano in mare, dove appunto i fiumi defluiscono. Il tutto, a tutela della fauna e della flora, con l’obiettivo prioritario che essi non entrino nella catena alimentare degli esseri viventi, uomo compreso. Perché se la plastica entra a far parte della catena alimentare dei pesci, purtroppo quella stessa plastica finirà sulle nostre tavole e imbottigliata con la nostra acqua.
Adesso infatti, grazie al protocollo, diventano più strutturati gli impegni di ciascun soggetto, per la raccolta e la gestione integrata dei rifiuti presenti nei corsi d’acqua e nei canali demaniali. Il Consorzio raccoglierà, durante la sua ordinaria attività di manutenzione sui corsi d’acqua, i rifiuti solidi urbani abbandonati nel reticolo idraulico, e smaltirà (in cassoni approntati da Ascit) il materiale che si accumula all’altezza delle griglie presenti nella rete dei canali demaniali; Ascit penserà allo smaltimento di tutti questi rifiuti; le Amministrazioni comunali, anche tramite i propri agenti della polizia municipale, incrementeranno le attività di controllo per prevenire i fenomeni di abbandono, ed effettueranno puntuali indagini per risalire ai responsabili. In tutte queste operazioni, verranno coinvolte le associazioni di volontariato del territorio: al fine di dare vita ad azioni di controllo, monitoraggio ed operatività, che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi del protocollo.
“Grazie a questo protocollo – ha spiegato il presidente Ismaele Ridolfi – gli enti andranno a definire le attività di rimozione dei rifiuti lungo i corsi d’acqua della nostra piana per impedire che questi finiscano in mare. Una dura battaglia contro la plastica che fa parte purtroppo di un’emergenza planetaria e sono lieto di vedere la partecipazione dei Comuni a questo progetto. I rifiuti saranno raccolti durante le bonifiche almeno una volta al mese e saranno coinvolti cittadini e associazioni che otterranno un piccolo contributo. Un’attività costante – prosegue Ridolfi – che spero riesca finalmente a tener puliti i nostri corsi d’acqua e ad allontanare gli incivili”.
A prendere la parola anche il sindaco di Altopascio Sara D’Ambrosio: “Questo è un momento importante perché riusciamo a mettere su carta un progetto innovativo che vedrà la collaborazione tra enti e Comuni. Un obiettivo nobile, il nostro, che risponde a un problema quotidiano: non solo decoro ma andrà anche ad alleviare le conseguenze che purtroppo vanno molto oltre. Un lavoro di pulizia che finalmente diventerà più snello ed operativo e che aiuterà a gestire con maggiore forza anche la manutenzione dei nostri fiumi, fossi e canali. E’ importante cominciare a tutelare il mare anche qui, in luoghi che sono lontani”.
Presente anche l’assessore di Capannori Matteo Francesconi. “Un protocollo innovativo che nasce dall’idea di fare squadra per risolvere un grave problema causato da molti incivili. Oltre a lanciare un messaggio di intolleranza zero contro di essi e ad aumentare controlli e sanzioni c’era bisogno anche di fare azioni a monte come questa. Il nostro credo che sia un messaggio molto bello, c’è davvero bisogno di creare una coscienza collettiva su questo tema. Purtroppo molti pesci ormai sono contaminati dalle microplastiche che di conseguenza finiscono sulle nostre tavole. Ringrazio tutti coloro che questa mattina firmeranno questo protocollo perché siamo tra i primi luoghi in Italia a pensare ad un progetto simile pur stando lontani dal mare”.
“Un aspetto educativo molto importante – ha aggiunto Franco Fanucchi del Comune di Porcari – L’immagine della tartaruga che ha in bocca un pezzo di plastica che abbiamo scelto per il manifesto è un’immagine molto dura e provocatoria che insegna che anche i più piccoli gesti della nostra quotidianità possono far danni. Come Comuni abbiamo il dovere di sensibilizzare la popolazione partendo soprattutto dalle nuove generazioni. E’ importante diffondere questo messaggio nelle scuole e creare una coscienza popolare. Una grande sfida, ma siamo pronti”. Una piccola goccia ne mare che speriamo possa diventare ancora più blu.
Giulia Prete