Torna “L’ora di teatro” ai Rassicurati di Montecarlo

Domenica (11 novembre) dalle 16, al Teatro dei Rassicurati di Montecarlo, prenderà il via la decima edizione del festival nazionale Città di Montecarlo L’ora di teatro – Un sipario aperto sul sociale organizzato dal comitato provinciale della Fita Lucca in collaborazione con il Comune di Montecarlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Il festival è un’occasione di confronto originale tra i volontari che operano e vivono nel campo dell’associazionismo a scopo sociale e il mondo del teatro amatoriale.
Nelle 8 domeniche pomeriggio, dall’11 novembre al 20 gennaio, verranno presentati in sequenza una performance di teatro educazione o di teatro sociale e uno spettacolo selezionato con un bando nazionale e proposto da una compagnia di teatro amatoriale, inerente alcune specifiche tematiche sociali promosse direttamente dai partecipanti ai laboratori della prima parte della giornata. Con l’occasione il presidente della Fita di Lucca, la professoressa Mariella Cuomo, dice: “A nome del direttivo provinciale e delle 40 compagnie affiliate, ringrazio sentitamente il sindaco di Montecarlo, Vittorio Fantozzi, e l’assessore alla cultura, Marzia Bassini, per l’attenzione che in tanti anni di proficua collaborazione l’amministrazione comunale ha sempre dimostrato nei confronti di un movimento, quello degli appassionati praticanti del teatro, gli ‘amatori’, che nella provincia di Lucca sono davvero molti. Ringrazio inoltre – continua Cuomo – la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e in particolare il presidente Marcello Bertocchini, per la fiducia e il sostegno che da molti anni costituiscono la base sulla quale è stato possibile realizzare gli ideali e le finalità che animano l’associazione”. Come oramai consuetudine, il programma del festival L’ora di teatro si caratterizza per l’alta qualità dei lavori in concorso e per la varietà della proposta, che spazia dal teatro contemporaneo al classico autoriale, un esperimento iniziato dieci anni or sono, in direzione del pubblico, per provare a proporre teatro in modo nuovo e far sì che possa essere luogo di aggregazione culturale e sociale di tutto un territorio. Questo nuovo tipo di teatro si caratterizza non solo per finalità educative, terapeutiche o riabilitative, ma perché – coniugando arte, cura e cambiamento sociale, finalità estetica ed etica – sceglie di operare lì dove la società ha particolari doveri nei confronti di alcune persone, cittadini in situazione di difficoltà ma non solo, cui il teatro può apportare un importante contributo di benessere e di condivisione. Nella giornata conclusiva di domenica 20 gennaio verranno restituiti gli esiti del workshop regionale del progetto Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale, realizzato dalla Fita nazionale e volto a diffondere l’uso del linguaggio teatrale come strumento di promozione sociale in contesti di emarginazione, disagio o in presenza di categorie fragili, che si terrà a Lucca dal 17 al 19 gennaio e verrà messo in scena il nuovo progetto drammaturgico collettivo della Fita di Lucca a cura di Giovanni Fedeli, dal titolo provvisorio Italia anni dieci.
Domenica (11 novembre), primo appuntamento. Alle 16 andrà in scena la performance socio-educativa Il diritto di volare – Zorba, Fortunata e Jonathancon la partecipazioni delle classi quinte che lo scorso anno frequentavano la primaria Felice Orsi di Porcari. Ispirato a La gabbianella e il gatto che gli insegnò a volare di Luis Sepúlveda, questo adattamento teatrale di Tiziana Rinaldi parla di una gabbiana morente che affida le sue ultime due uova al gatto Zorba e lo prega di avere cura dei piccoli che nasceranno. Allevare due gabbianelle appena nate, in un mondo di gatti, non è un’impresa facile; per fortuna però ci sono molti amici disposti ad aiutare Zorba e così i giovani gabbiani possono crescere felici tra i felini del porto. Infine, grazie alla collaborazione di un umano un pò speciale, un poeta che sa volare con le parole, la piccola Fortunata e il piccolo Jonathan riescono a spiccare il volo. “Partendo dalla lettura del testo e dall’analisi delle tematiche contenute – spiega la regista – abbiamo lavorato in due gruppi distinti, assegnando a ciascuno più scene su cui lavorare. Sul finire del percorso i due gruppi si sono riuniti per dare vita ad una singola performance pubblica, riuscendo a mantenere una sorprendente omogeneità e fluidità nella narrazione della vicenda”.
Alle 17,30 andrà in scena lo spettacolo in concorso, Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo. A proporlo, la compagnia di Campagna (Salerno) Teatro dei dioscuri. Una trama a più fili, i cui personaggi principali sono Gennaro, nei panni di capocomico di una compagnia di guitti, e Alberto (gestore dell’albergo che li ospita) che rimane invischiato suo malgrado in complicati intrighi amorosi. Saputo che la sua innamorata Bice è incinta, Alberto va a chiederne la mano, ma scopre che è già sposata con un conte e, per uscire dall’imbarazzante situazione, si finge pazzo. Quando però racconta la verità al delegato di polizia che vuole farlo internare, non viene creduto; né lo aiuta la testimonianza del capocomico Gennaro, che appoggia la tesi della follia. A risolvere la vicenda sarà la scoperta di un’avventura galante del conte, il quale, messo alle strette, comincia a sua volta a fare il matto. Considerato uno dei testi più divertenti del grande drammaturgo, è una costruzione vertiginosa di situazioni inverosimili e irresistibilmente comiche, di gag e colpi di scena. Regia di Antonio Caponigro.
Il biglietto d’ingresso per l’intero pomeriggio costa 7 euro (4 euro per bambini dai 7 ai 12 anni). Per informazioni e prenotazioni, si può contattare Rita al numero 320.6320032 o alla casella di posta elettronica fitalucca@gmail.com. I programmi delle rassegne organizzate dalla Fita di Lucca sono consultabili sul sito www.fita-lucca.it o sulla pagina Facebook Federazione Teatro Amatori Lucca.
In allegato, il programma completo della rassegna