Rontani: “Contributi in conto affitto, si certifichino le proprietà dei migranti”

30 novembre 2018 | 09:53
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Rontani: “Contributi in conto affitto, si certifichino le proprietà dei migranti”

Politiche dell’immigrazione a Capannori, il consigliere Paolo Rontani critica la posizione della maggioranza: “Tante idee sono state affermate durante i festeggiamenti per il quarantennale della sede comunale in Capannori – dice – in particolare è emerso il carattere e la forza d’animo dei capannoresi. I quali sanno essere disponibili e pronti ad aiutare chi ha bisogno, ma senza subire discriminazioni strumentali”.

“Ma – precisa il consigliere – Uno degli aspetti del vivere in comunità a mio parere da riformulare, riguarda il sistema contributivo, specie per la parte relativa all’accesso a certi aiuti come ad esempio l’assegnazione dei contributi sugli affitti, e in generale sui servizi a domanda individuale (trasporti mense asili). La vigente normativa in merito, dettata dal Dpr 445/2000 prevede che i Comuni richiedano preventivamente ai cittadini comunitari ed extracomunitari idonee certificazioni che attestano l’assenza di titolarità di diritti di proprietà o altri diritti reali all’estero. In molti casi il cittadino straniero sembra possa adempiere all’obbligo con una semplice autocertificazione. Mentre per gli italiani è sempre possibile un controllo sulla verità del dichiarato, tramite Agenzia entrate e catasto, per gli stranieri (comunitari ed extra) non lo è, se non richiedendo loro idonee certificazioni, che attestino l’assenza della titolarità di diritti reali e di proprietà all’estero, conferme rilasciate dal consolato o dall’ambasciata dello Stato di provenienza”. “Ad oggi – conclude – non mi risulta che ciò si faccia a Capannori e così detti contributi vanno spesso a stranieri che vantano situazioni di bisogno, peraltro incontrollate. Di fatto, questo è l’unico modo per trattar tutti con lo stesso criterio, senza far sentire gli italiani (ergo, i capannoresi) sgraditi ospiti a casa propria e sempre ultimi nelle graduatorie pubbliche. Pertanto questo principio dovrebbe essere applicato nel regolamento per l’assegnazione di contributi da parte del Comune”.