Wwf: “Urgente ripristino controllo acque al Sibolla”

5 dicembre 2018 | 08:49
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Wwf: “Urgente ripristino controllo acque al Sibolla”

Rimozione delle carcasse di mezzi nell’area del Sibolla, plauso dal Wwf Alta Toscana ma non mancano i problemi da risolvere secondo gli ambientalisti.
“A proposito della gestione dell’area protetta le associazioni Wwf Alta Toscana, Amici della Terra Versilia e Legambiente Valdera – si legge in una nota – nei giorni scorsi hanno inviato alla Regione, ente gestore dell’area protetta, e al Consorzio di Bonifica Basso Valdarno una dettagliata segnalazione, corredata da una ricca documentazione fotografica, in cui rappresentano la grave situazione di degrado in cui versa la Riserva di Sibolla. In passato, e per oltre 10 anni Regione, Provincia e Consorzio di Bonifica hanno cofinanziato una serie di opere di restauro ambientale che hanno consentito di ripristinare gran parte dell’originale bacino imbrifero del lago e di controllarne il deflusso. Il risultato è stato il graduale recupero di livelli idrici simili a quelli storici con una serie di conseguenze positive fra cui ricordiamo l’insediamento di un’importante garzaia, la ricomparsa degli anfibi anuri, l’arretramento delle fanerofite da ampi settori palustri, fino alla scoperta di una specie botanica finora mai segnalata per la Toscana (Riccia fluitans)”.

“Purtroppo questi risultati – prosegue il Wwf – saranno presto vanificati se non sarà ripristinato il sistema di controllo delle acque. Il periodico sopralluogo svolto dai volontari delle associazioni ha consentito di verificare che dall’emissario sono scomparse le due chiuse che consentivano il controllo del deflusso e l’intera struttura (il cosiddetto “casotto”) è stata sifonata dalle acque. È quindi necessario un opera di ripristino dell’intera struttura, non la semplice sostituzione delle chiuse rimosse, peraltro necessaria ed urgente. Dal lato dell’immissario, non si vede più la tubatura che derivava l’acqua dalla Gora del Molino al laminatore e da questo al lago. Sono altresì scomparsi i passaggi di servizio che consentivano l’ispezione e la manutenzione di queste opere idrauliche. Come già detto, se il sistema di controllo delle acque non sarà pienamente ripristinato al più presto tutti i lavori di restauro ambientale finora realizzati saranno vanificati, con grave danno ambientale ed economico. È stata rilevata anche la rimozione e/o abbattimento di numerose tabelle che segnalano i confini dell’area protetta”.