Protesta a S.Gennaro: “Fermate lo scempio al selciato”

20 dicembre 2018 | 07:49
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Protesta a S.Gennaro: “Fermate lo scempio al selciato”

Lavori al selciato delle frazione di San Gennaro, alcuni residenti ricordano l’interento di un anno fa, molto criticato. E lo fanno fra l’amarezza e l’ironia: “Con l’assenza di tutte le autorità civili, militari, politiche e religiose – scrive Mauro Pera – è stato celebrato da uno sparuto gruppo di amanti dell’arte e della storia il primo (triste) anniversario della manomissione (con sparizione di
tre pietre) di una discreta porzione dell’antico selciato che attraversa il paese di San Gennaro. Proprio di fronte alla storica pieve che ospita l’opera di Leonardo da Vinci e alla scuola Made di Palazzo Boccella. La mesta cerimonia si è svolta permeata dal dubbio dei presenti che chiunque voglia possa venire, smontare, incementare, far sparire pietre ogni volta che vuole. Con buona pace della salvaguardia del patrimonio storico e artistico”.

“Il 19 dicembre 2017 – spiega la nota – a San Gennaro nel comune di Capannori qualcuno (chi?) ha di nuovo fatto un intervento di manutenzione sull’antico selciato che percorre gran parte del borgo. Questa volta proprio di fronte alla chiesa romanica risalente a prima dell’anno 1000. Le immagini scattate subito dopo che gli operai sono andati via parlano da sole. Pietre spostate dalle posizioni originali, un paio spezzate e rimesse giù. Molte pietre sono più alte di come erano in origine e tutte con commenti enormi rispetto a prima e riempiti di cemento e ghiaia.  Commenti che prima non c’erano. In questo modo avanzano delle pietre che erano lì da secoli e spariscono per sempre. Nulla di diverso di quanto fatto negli ultimi tre decenni per risistemare
alcune pietre che si muovevano. Lo stesso metodo, più o meno, è stato usato questa primavera per fare i lavori del metano. Stesso risultato: selciato rovinato per decine e decine di metri. Gli operai hanno detto che tra poco tutta la salita verrà smontata e rimurata in questo modo. Da chi parte questo ordine? E perché? E i paesani sono stati informati? Le pietre originali, se le si guarda bene, non sono messe a caso una accanto l’altra, ma rivelano un accurato disegno, incastrate come in un mosaico con lo scopo di ottenere commenti strettissimi. Invece di distruggere si dovrebbe recuperare. Possibile che non ci sia nessuno in grado di fermare questo scempio? Nessuno a cui importi tramandate integro questo patrimonio artistico ai nostri figli e nipoti perché lo possano apprezzare?”. “Io chiedo aiuto – conclude – a tutti quelli che possono fare qualcosa o che semplicemente non ci stanno a lasciare distruggere questo patrimonio che ci arriva dal passato e che va tramandato per il futuro. Vi invito a venire a vedere cosa è stato fatto proprio in questo tratto di strada che, con la chiesa sullo sfondo, era sulla copertina della rivista del Touring Club Italiano dello scorso gennaio”.