Depuratore Casa del Lupo, c’è il finanziamento

21 dicembre 2018 | 07:38
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Depuratore Casa del Lupo, c’è il finanziamento

È stato firmato ieri (20 dicembre) a Milano il contratto di finanziamento per i lavori di adeguamento del depuratore di Casa del lLpo fra Intesa Sanpaolo, Mediocredito Italiano e Aquapur Multiservizi. Ad annunciarlo è la presidente Lara Pacini.
Si tratta di un contratto di finanziamento da 13,5 milioni di euro, con scadenza 31 dicembre 2027. L’importo dei lavori a base di gara era di 16 milioni, oltre oneri della sicurezza e altri costi inerenti la gara (commissioni, consulenze, spese tecniche al collaudo, ecc), per un quadro economico complessivo di circa 21 milioni di euro. Il costo dell’intervento sarà per circa il 70 per cento coperto dal finanziamento firmato ieri e per il restante da economie di gestione e da una quota di circa 5 milioni di euro derivante dal versamento anticipato dei soci/utenti privati. In gara l’Ati aggiudicatario ha presentato un ribasso del 25 per cento, con un conseguente possibile risparmio di oltre 3 milioni di euro, se il Consiglio di Stato, a cui la prima non aggiudicataria ha presentato ricorso, conferma la validità dell’aggiudicazione effettuata dalla società a giugno scorso, già confermata in sede di Tar Toscana a novembre. I giudici di Palazzo Spada oggi (21 dicembre) hanno preso in esame solo la richiesta di sospensiva, avanzata in appello dalla società ricorrente, respingendola. Ora si dovrà celebrare l’udienza di merito, nei prossimi mesi, sempre presso il Consiglio di Stato per mettere la parola fine al contenzioso giudiziario.

L’intervento oggetto del finanziamento prevede la realizzazione di una linea di trattamento acque reflue completamente nuova, con il potenziamento della capacità dell’impianto, che passerà dagli attuali 1700 a 2300 metri cubi l’ora.
“Questo permetterà – spiega la presidente Lara Pacini – di incrementare la depurazione il servizio sul territorio e soprattutto, in caso di pioggia, con il potenziamento del depuratore Acque potrà così eliminare gli sfioramenti in acque superficiali della rete fognaria. Le nuove tecnologie porteranno inoltre una riduzione dei consumi del processo depurativo. Con il miglioramento della linea fanghi, che sarà spostata e prevederà il processo di aspirazione, sarà anche possibile ridurre le emissioni di cattivi odori dall’impianto. A questo proposito ci tengo a segnalare che la società negli ultimi cinque anni ha effettuato importanti interventi per ridurre i problemi connessi ai cattivi odori derivanti dalla movimentazione dei fanghi: abbiamo istallato due centrifughe, per produrre un fango più secco, e realizzato un sistema di caricamento automatico dei bilici, con copertura degli stessi”.
“Proprio oggi – conclude la presidente – è in discussione a Roma il ricorso presentato al Consiglio di Stato, da cui ci auguriamo un esito positivo che possa permetterci di dare finalmente inizio in primavera ai lavori per un intervento necessario per migliorare la qualità dei servizi nella Piana, e soprattutto nei territori di Capannori e Porcari. Se ne parla da anni, rappresenta sicuramente l’intervento più importante della Piana nell’ultimo decennio, per strategicità e per importo, e finalmente con la sottoscrizione del finanziamento siamo riusciti a mettere un concreto punto di inizio perché diventi presto realtà”. Questo affermava la presidente prima della decisione del Consiglio di Stato di respingere la richiesta di sospensiva dell’aggiudicazione del bando. Prossima tappa l’udienza di merito a Palazzo Spada.