Altopascio, il Baratto sociale si estende a tutto l’anno

28 dicembre 2018 | 11:10
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Altopascio, il Baratto sociale si estende a tutto l’anno

Sostegno alle persone in difficoltà economica, nuove possibilità di inserimento sociale e lavorativo; Altopascio, già pioniere del Baratto sociale, estende l’iniziativa con il progetto Diamoci una mano. È l’attuazione di un’idea che, l’amminisrazione comunale, insieme con la Misericordia di Altopascio, ha presentato alla Regione Toscana ottenendo 18mila euro di finanziamento, cifra che andrà sommata ai 15mila euro stanziati nelo bilancio comunale. La novità è stata presentata stamani (28 dicembre), nella sala Granai del Comune di Alopascio, dal sindaco, Sara D’Ambrosio, dall’assessore al sociale, Ilaria Sorini e dal governatore della Misericordia, Salvatore Bono. I moduli di iscrizione sono reperibili o all’Urp o alla sede della Misericordia in via Marconi, dove andranno poi riconsegnati. Le persone interessate hanno tempo fino al 22 gennaio per presentare la domanda di adesione a cui dovranno allegare sia l’iscrizione al centro per l’impiego sia varie dichiarazioni sulla propria situazione familiare ed economica.

“I disoccupati altopascesi che parteciperanno al progetto guadagneranno 500 euro netti al mese, – spiega il sindaco Sara D’Ambrosio – avranno regolare contratto e verranno gestiti da una cooperativa sociale. Diamoci una mano, infatti, al pari del Baratto sociale, si presenta come una sorta di impegno civico e si basa sul principio per cui le persone senza occupazione restituiscono alla collettività, sotto forma di interventi socialmente utili, come manutenzione, decoro, pulizia di aree pubbliche, assistenza e volontariato, ciò che hanno ricevuto in denaro – dice Sara D’Ambrosio, il sindaco -. Questo servirà anche per contribuire a rendere Altopascio un posto migliore. Vorrei anche sottolineare che, già grazie al Barato sociale, molte persone sono riuscie a crearsi un giro di contatti e hanno continuano i loro servizi anche fuori dal progetto ritrovando quindi la propria dignità lavorativa”.
“Grazie a questo progetto e ai vari finanziamenti ottenuti riusciamo a coprire tutto l’anno – inerviene l’assessore Ilaria Sorini -. L’iniziativa si affianca e integra il Baratto sociale: quest’ultimo continuerà a interessare le persone che fanno domanda per il fondo anticrisi o quelle individuate dai servizi sociali comunali e, unito a questa iniziativa, garantirà, a chi è in difficoltà, un’ulteriore possibilità di inserimento sociale e lavorativo. Il nostro obiettivo – continua – è offrire nuove possibilità di socializzazione, uscire da una logica meramente assistenzialistica, valorizzare le risorse personali e lavorative di ciascuno e mettere a disposizione del bene comune le proprie capacità per il recupero di una dignità personale, legata al sentirsi utili. Vorrei ringraziare la Misericordia di Altopascio e sottolineare ancora – conclude – come la sinergia tra il Comune e quella che, appunto, è la più grande associazione radicata sul nostro territorio venga premiata e sia capace di attuallizzare in concreto ogni idea”. 
“Non potevamo approvare un titolo migliore di quello di Diamoci una mano – dice Salvatore Bono, governatore della Misericordia di Altopascio – Il nostro apporto è indubbiamente quello dell’ascolto e dell’attenzione alle persone che hanno questo tipo di disagio. Siamo lieti di poter conribuire in qualche modo a fare il bene degli altri e per questo ringraziamo il sindaco e tutta l’Amministrazione comunale”.
Il progetto nel dettaglio Il progetto partirà nei primi di febbraio e coinvolgerà un gruppo di 2/3 persone per 12 ore a settimana con rotazione ogni tre mesi. I disoccupati altopascesi che parteciperanno al progetto guadagneranno 500 euro netti al mese, avranno regolare contratto e verranno gestiti da una cooperativa sociale. Le persone interessate hanno tempo fino al 23 gennaio 2019 per presentare la domanda di adesione. I documenti richiesti vanno consegnati nella sede Misericordia, in via Marconi. Alla domanda dovranno essere allegate l’iscrizione al centro per l’impiego e altre dichiarazioni sulla propria situazione familiare ed economica.

Rebecca Del Carlo